Villanova d’Albenga. E’ stato rinviato al 2 gennaio l’atteso faccia a faccia tra Rsu, organizzazioni sindacali e Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza della Piaggio Aerospace previsto in origine per questa mattina a Milano. Uno slittamento (arrivato a causa di un problema di salute del rappresentante del ministero) che si inserisce in un quadro già teso, dopo la presa di posizione dei sindacati di categoria contro il piano industriale presentato, a sorpresa, dall’azienda poco prima dei giorni di Natale.
Un piano, secondo i sindacati, “non condiviso e che non rispetta gli accordi del 2014. Nessuna trattativa o informazione da parte dei vertici aziendali sulle linee strategiche per il futuro dell’azienda, che coinvolgono centinaia di lavoratori”.
Se da un lato la ricapitalizzazione e la solidità finanziaria rappresentano un primo significativo passo in avanti, dopo lo spettro del fallimento, per Rsu e organizzazioni sindacali questo non basta e dopo mesi e mesi di attesa, con tanti lavoratori ancora in cassa integrazione, ora chiedono di aprire un tavolo vero che entri nel merito del piano industriale e occupazionale.
Rsu e sindacati restano contrari alla cessione del ramo motori e manutenzione, così come ad ogni forma di spacchettamento: “E’ indispensabile chiarire su tutti i punti del piano e conoscere dal Governo le garanzie messe in campo, in seguito ottenere gli obiettivi occupazionali stabiliti dagli accordi siglati anche a livello istituzionale”.
Ora bisognerà valutare i margini di manovra rispetto al piano industriale presentato dall’azienda e provare a mettere insieme i pezzi di una vertenza decisiva per le sorti industriali del savonese. All’incontro del 29 dicembre ne farà seguito un altro il prossimo 9 gennaio a Roma: dopo quella data si potrà davvero capire quale sarà il vero futuro dell’azienda aeronautica.