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Ordinanza cani a Savona, Enpa contro Caprioglio: “Cassazione? Le sentenze vanno lette bene e per intero”

La sentenza citata in realtà assolveva un proprietario per aver lasciato fare pipì contro il muro di un palazzo

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Foto d'archivio

Savona. “La Protezione Animali è stupita dalle affermazioni del sindaco di Savona sul ‘vademecum per proprietari di cani della Cassazione’, che non trova riscontro nella precisa lettura della sentenza 7082 del 2015 se non quello che tutti, animalisti e non, proprietari di cani e non, debbano, cioè, ridurre il più possibile il rischio che i cani possano lordare i beni di proprietà di terzi‘ e che invece non scrive da nessuna parte che ‘è bene portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per pulire’“. Con queste parole l’Enpa replica alle affermazioni del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, che ieri aveva difeso l’ormai celebre “ordinanza anti bisogni dei cani in centro” citando appunto una sentenza della Cassazione.

“La Suprema Corte – rispondono dalla Protezione Animali – precisa invece che ‘è però anche un dato di comune esperienza che, per quanto l’animale possa essere bene educato, il momento in cui lo stesso decide di espletare i propri bisogni fisiologici è talvolta difficilmente prevedibile trattandosi di un istinto non altrimenti orientabile e, comunque, non altrimenti sopprimibile mediante il compimento di azioni verso l’animale che si porrebbero al confine del maltrattamento nei confronti dello stesso“.

Ed inoltre “non sempre le autorità locali sono in grado di predisporre luoghi appositi ove gli animali possano espletare i loro bisogni fisiologici e comunque non può essere escluso che gli animali decidano – con tempi e modalità che non è possibile inibire – di espletare tali bisogni altrove o prima del raggiungimento dei luoghi a ciò deputati”.

“Nella fattispecie il proprietario del cane era stato denunciato, subendo così tre gradi di giudizio, dal proprietario del palazzo per dolo o dolo eventuale per non essere riuscito ad impedire che l’animale facesse pipì contro il suo muro, insinuando addirittura di averglielo lasciato fare intenzionalmente; ma la Cassazione ha pienamente assolto il padrone del cane condannando il litigioso ricorrente anche a pagare le spese processuali e del suo avvocato” rivelano dall’Enpa, che domani invita tutti a partecipare alla “Dog invasion” che inizierà alle 16 in piazza Vacciuoli.

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