Nessun reato

L’epopea giudiziaria di una società di scommesse: altre due assoluzioni per le agenzie “Betn1”

Dopo il centro scommesse di Vado, nessuna condanna anche per le agenzie di Pietra e Loano

tribunale savona

Provincia. Una vera e propria odissea, contornata da un paradosso, iniziata con l’apertura di alcune sale gioco sparse in tutta la provincia di Savona e proseguita nei tribunali di giustizia. È questa la vicenda che riguarda una società con sede a Malta (la “Sogno di Tolosa Ltd, Betn1”) che opera sul territorio italiano attraverso alcune agenzie di scommesse e che da qualche anno deve affrontare una vera e propria battaglia legale che coinvolge la normativa italiana e quella europea.

Ma andiamo con ordine. La società in questione ha diversi centri di scommesse sparsi nella provincia di Savona. Per operare in Italia occorre una licenza ministeriale (che la società non ha) e quest’ultima può essere conferita ad una società solo dopo aver ottenuto una concessione. Il reato che viene contestato alla “Sogno di Tolosa Ltd”, quindi, è proprio questo: niente concessione, niente possibilità di lavorare sul territorio in conformità con la normativa italiana. La domanda, a questo punto, è: perché la società non ha partecipato ai bandi per ottenere la concessione? L’avvocato Maritateresa Parrelli, che difende la “Sogno di Tolosa Ltd” in giudizio, spiega così: “Non è che non abbiamo voluto prendere le concessioni, semplicemente i bandi per ottenerle non rispettavano le norme della comunità europea, sotto il profilo della concorrenza e della parità di trattamento, per esempio”.

Negli ultimi anni la società è stata trascinata in giudizio diverse volte, incassando di volta in volta assoluzioni su assoluzioni. L’ultima il 14 novembre scorso quando, per una vicenda risalente al 2015, veniva contestata alla società il reato di raccolta abusiva, nonostante “il titolare del Centro Betn1 avesse allegato al verbale di contestazione tutte le domande presentate alle autorità competenti e dimostrato di aver rispettato le procedure idonee di Legge” aveva spiegato l’avvocato Parrelli.

Ieri mattina sono arrivate altre due assoluzioni che riguardano due centri scommesse (uno a Pietra Ligure e un altro a Loano) coinvolti in un altro vortice giudiziario. Nella fattispecie le concessioni per le due sale da gioco erano scadute il 30 giugno 2016 ma questa volta, a differenza di quanto avvenuto nel 2015, veniva contestato alla società la non partecipazione alla sanatoria fiscale. Di che cosa si tratta? Nel 2015 (e successivamente anche nel 2016) lo Stato italiano ha avviato una sanatoria fiscale che, sostanzialmente, prevedeva un escamotage per tutti i centri scommesse che non avevano pagato le tasse e che quindi, di fronte alla legge, erano considerati degli evasori fiscali: esattamente il caso della “Sogno di Tolosa Ltd”.  Lo Stato, attraverso questo provvedimento, permette a quei centri “evasori” di lavorare legittimamente sul territorio italiano senza concessioni ma pagando la tassa prevista nella sanatoria.

L’avvocato Parrelli, tuttavia, è di un altro avviso e, commentando con soddisfazione le sentenze di assoluzione, precisa: “La società ha già pagato le tasse, ed è l’unica nel suo genere ad averlo fatto. Oltretutto la sanatoria prevede il pagamento di una tassa ‘a titolo di imposta pregressa evasa’ ma il mio cliente ha già ottemperato a quest’obbligo di legge- spiega l’avvocato –  infatti, le singole agenzie di scommesse, per tutto quello che incassano in Italia, pagano un’imposta unica”.

Ma c’è di più. Ed è il fulcro del paradosso di tutta questa vicenda. Le varie agenzie di scommesse “Betn1″ sono state riconosciute ad operare sul territorio dal Questore di Savona in base ad una legge italiana. Un cane che si morde la coda, verrebbe da dire. Ed effettivamente nella legge finanziaria del 2015, l’art. 1 al comma 644 stabilisce che le società che non hanno partecipato alla sanatoria (proprio come la “Sogno di Tolosa Ltd”), devono, fra l’altro, mandare una comunicazione al Questore indicando esplicitamente la loro intenzione di svolgere quel tipo di attività lavorativa. È la stessa legge italiana, quindi, a prevedere una legittima deroga che, infatti, ha portato il Questore di Savona ad autorizzare l’apertura delle sale da gioco Betn1.

Date le continue assoluzioni, la società “Sogno di Tolosa Ltd”, auspica la fine di questa epopea giudiziaria: “Speriamo che questi ulteriori casi di assoluzione contribuiscano a far terminare questa caccia alla streghe verso i nostri punti di raccolta che, ricordiamo, sono legali al pari dei titolari di Concessione italiana anche se regolamentate da 2 diverse norme del medesimo ordinamento giuridico”

Infine, la società torna a ringraziare i suoi difensori legali: “Ringraziamo anche l’avvocato Parrelli e tutti i suoi collaboratori per gli ottimi risultati raggiunti ma anche tutti i titolari di un’agenzia Betn1 per la fiducia riposta sulla nostra Società”.

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