Cosa c'è da sapere

Ispezione degli impianti termici: a Savona per un anno se ne occuperà la Multiservice Spa

Dal Comune assicurano: "Per i cittadini le novità introdotte dalle norme regionali, che verranno applicate dagli ispettori, sono comunque minime rispetto al passato"

caldaia
Foto d'archivio

Savona. “La ditta Multiservice S.p.a. di Genova si è aggiudicata l’appalto per l’accertamento e l’ispezione degli impianti termici esistenti nel territorio del Comune di Savona per la durata di un anno”. A comunicarlo è l’ufficio verifiche impianti termici del Comune di Savona.

“Le ispezioni degli impianti termici di tutte le potenze e tipologie di alimentazione verranno eseguite, per l’ultimo mese del 2017 e per il 2018, da tale ditta e verranno condotte secondo quanto previsto dalle vigenti ‘Disposizioni e criteri per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici’ della Regione Liguria, che sostituiscono integralmente il precedente Regolamento comunale di Savona” precisano da Palazzo Sisto.

“Per i cittadini le novità introdotte dalle norme regionali, che verranno applicate dagli ispettori, sono comunque minime rispetto al passato; in particolare per quanto riguarda la quasi totalità (oltre il 95%) degli impianti termici presenti sul territorio comunale, e cioè gli impianti da appartamento con potenza compresa tra i 10 e i 100 kw, alimentati a gas metano, possiamo ricordare: art. 7 commi 1-2-3: la manutenzione (pulizia della caldaia) va effettuata con la cadenza prevista dall’installatore (cioè l’idraulico), oppure dal fabbricante della caldaia (la si trova sul libretto di uso e manutenzione), oppure dal proprio manutentore, che deve comunicare al cliente tale frequenza in forma scritta; l’intervallo è solitamente pari ad un anno; art. 8 comma 3: il controllo di efficienza energetica (analisi dei fumi) si effettua nel primo anno successivo al termine di validità del controllo precedente; la cadenza prevista può essere al massimo biennale o quadriennale a seconda che la caldaia abbia compiuto o meno 15 anni (il manutentore può comunque proporre se lo ritiene necessario ed opportuno la riduzione – ma non l’aumento – di tali intervalli, ed il cittadino può decidere se accettare o meno tale proposta); art. 11 commi 1-2: il cittadino in occasione del controllo di efficienza energetica corrisponde al manutentore un contributo (bollino) dell’importo di 24 euro, anch’esso di validità temporale biennale o quadriennale a seconda che la caldaia abbia compiuto o meno 15 anni; il manutentore, che non può modificare gli intervalli di durata del bollino, provvede ad inviare il rapporto di controllo di efficienza energetica compilato ed il relativo contributo al CAtasto degli Impianti TErmici Liguri (CAITEL) entro i 60 giorni previsti dalle Disposizioni regionali”.

E ancora: “art. 16 comma 1-2-3: le ispezioni per gli impianti che, entro i termini previsti, abbiano trasmesso al CAITEL la documentazione attestante l’avvenuto controllo di efficienza energetica e il relativo bollino, non saranno soggette ad alcun onere di spesa; per gli impianti non in regola è prevista un’ispezione dell’impianto termico con addebito di euro 150,00; art. 5 comma 1 e art. 19: nel caso in cui, all’atto dell’ispezione, venga riscontrato un impianto sul quale non sia stata eseguita la manutenzione prevista dalle norme, le sanzioni per il responsabile dell’impianto vanno da un minimo di 500 euro ad un massimo di 3.000 euro. Per le altre categorie di impianti, quanto sopra riportato varia a seconda delle diverse tipologie esistenti (impianti condominiali centralizzati, impianti alimentati con altri tipi di combustibile, condizionatori, pompe di calore, ecc.)” proseguono dall’ufficio verifiche impianti termici del Comune di Savona.

“Per ogni dubbio in merito si invita i cittadini a rivolgersi al proprio manutentore di fiducia o alle relative associazioni di categoria, nell’ottica della fattiva collaborazione sempre dimostrata per il raggiungimento dell’obbiettivo comune di una corretta e trasparente informazione al cittadino. Inoltre ogni cittadino può controllare la situazione del proprio impianto sul CAITEL all’indirizzo internet www.banchedati.ambienteinliguria.it seguendo il percorso: sviluppo sostenibile > catasto impianti per la climatizzazione invernale ed estiva > consultazione ed inserendo il codice catastale dell’impianto (che viene fornito dal proprio manutentore) ed il codice fiscale del responsabile d’impianto” concludono dal Comune di Savona.

Comunque l’Ufficio Verifiche Impianti Termici del Comune di Savona è a disposizione dei cittadini con le seguenti modalità: numero verde informativo gratuito 800.90.45.01 attivo in orario di ufficio; nell’ufficio sito nel Palazzo Comunale con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12, martedì e giovedì dalle 15 alle 17; via fax (019.83.10.633); via e-mail (impianti.termici@comune.savona.it); via posta elettronica certificata (posta@pec.comune.savona.it).

Infine la ditta Multiservice s.p.a. di Genova, incaricata delle ispezioni, risponde ai seguenti recapiti: sede via Venezia 45 R; telefono 019.88.95.186; fax 019.88.95.185; e-mail progettosavona@multiservice.ge.it.

Sull’argomento è arrivato anche un intervento di Alberto Murialdo Presidente Categoria Bruciatoristi Confartigianato Savona: “Il ruolo del manutentore, quale professionista, è centrale nell’ accompagnare il cittadino nel percorso di regolarizzazione degli impienti. La normativa vigente determina scadenziari e obblighi di intervento chiari per gli utenti che, per rimanere in linea con tali adempimenti, devono affidarsi all’impiantista di fiducia in quale, a sua volta, ha il dovere di informare il cittadino degli obblighi manutentivi conseguenti alla gestione e l’utilizzo dell’impianto. Il professionista, in caso di mancata informazione, infatti, è a sua volta parimenti sanzionabile. La categoria è disponibile ad accogliere le richieste dei cittadini che, per fare il primo passo verso la regolarizzazione normativa, devono affidarsi al manutentore che ricordiamo essere un imprenditore certificato per la specifica competenza”.

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