Cairo Montenotte. “Un’altra tragedia che si poteva evitare, in un tratto pericoloso da sempre e lungo il quale di sangue ne è già stato versato troppo”. Così hanno reagito i residenti di Rocchetta alla notizia della scomparsa di Olga, la donna ucraina di 58 anni, che viveva da tempo nella frazione cairese, investita ieri sera da una Fiat Panda e deceduta a causa dello schianto nei pressi dell’attraversamento pedonale sulla Sp 29, in corrispondenza con via Libero Rango.
In quel punto, infatti, si sono registrati già numerosi sinistri, alcuni mortali, proprio per la scarsa illuminazione e un limite di velocità, dei 50 chilometri orari, quasi mai rispettato. Tra la galleria e il bivio che porta a Dego sono pochi i punti luce e le strisce pedonali non sono adeguatamente segnalate.
“In queste abitazioni vivono numerosi bambini, e nessuno permette loro di attraversare senza un adulto – spiega una mamma – Spesso, però, anche la mattina quando li accompagniamo a scuola il pericolo è in agguato, specie in caso di nebbia, senza parlare delle ore serali”.
“Attraversare la strada in questo punto è quasi come una roulette russa, ti può andare bene come no”, rimarca un altro residente. A questo si aggiunga che l’attraversamento pedonale è sbarrato da un guard rail, pertanto chi deve bypassare la carreggiata è obbligato a percorrere qualche metro sulla corsia in direzione Cairo, proprio sul ciglio della strada.
“Ci rivolgeremo nuovamente al sindaco, questa situazione va risolta, magari con un semaforo a chiamata o con un significativo potenziamento dell’illuminazione – proseguono alcuni rocchettesi – E inoltre, visto che la Provincia riempie le strade di autovelox, venga a dare un’occhiata a questo tratto, dove gli insediamenti abitativi sono numerosi e, magari, tali strumenti servirebbero per salvare delle vite e non solo per fare cassa”.