Lo zibaldone

13 dicembre: alle origini della Fiera di Santa Lucia

Lo Zibaldone è la rubrica di curiosità di IVG: ogni mercoledì storia, cultura, aneddoti, riflessioni e scoperte della nostra provincia

Zibaldone

Lo Zibaldone è la rubrica di IVG su storie, racconti, aneddoti e scorci culturali della nostra provincia, curata da Sara Sacco.
Storie… storie… quante storie da raccontare: alcune si scoprono casualmente, altre affiorano prepotenti durante appassionanti ricerche, e poi aneddoti, ispirazioni, pensieri e parole…

Non tutti sanno che…

“Oggi ze Santa Lussia: bisogna bagnàrse gli oci!”… sento ancora oggi la voce di mia nonna che, quando ero bambina, ogni anno il 13 dicembre mi svegliava, invocando secondo un antico uso risalente alla Repubblica Veneta l’intervento di Santa Lucia, protettrice degli occhi e dei ciechi, per sfuggire a un male che colpiva gli occhi soprattutto dei bambini.

Da antiche usanze precristiane, come simbolo di luce e del solstizio d’inverno, il culto della Santa si diffonde in varie tradizioni popolari, in Italia, soprattutto a Brescia, Bergamo e Verona, e in Danimarca e Svezia, quando una fanciulla vestita con una tunica bianca e una corona di sette candele sul capo, insieme ad altre compagne sempre di bianco vestite, reca doni augurali ai bisognosi.

In seguito alla morte per martirio nel IV secolo d.C., alla fine del Medio Evo, forse grazie anche al racconto della Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, il culto della Santa di Siracusa raggiunge anche la città di Savona.

In una vecchia foto in bianco e nero scorgiamo la strada che un tempo collegava la città con Albissola Marina e lì scopriamo la chiesetta di Santa Lucia: un piccolo edificio religioso a navata unica posto su una roccia a picco sul mare all’ingresso del porto, forse collegato al mare proprio da un ponte, vicino alla Porta della Quarda, per lo meno fino agli anni Trenta quando fu costruito il viadotto della via Aurelia sul mare.

La chiesa attuale, risalente al 1436 ma ricostruita nel Seicento, mantiene un aspetto umile e semplice senza particolari decorazioni: un affresco sulla facciata a capanna e all’interno una tela sull’altare riproducenti l’immagine di Santa Lucia, nonché due casse lignee visibili durante la Processione del Venerdì Santo. Solo di recente è stata aggiunta (lato mare) una piccola statua in marmo della Madonna della Misericordia.

La chiesa è cara ai Savonesi in quanto da sempre meta di pellegrinaggio il giorno del 13 dicembre: lungo la strada che porta alla chiesetta i devoti potevano comprare immagini sacre, dolci e statuine del presepe sulle bancarelle, dando origine anno dopo anno ad una vera e propria fiera, in origine chiamata anche “fiera dei pastori”, che si estendeva dall’omonima via fino a piazza Leon Pancaldo e lungo tutta via Paleocapa, dall’alba al tramonto.

Non tutti sanno che… secondo la tradizione, il poeta savonese Gabriello Chiabrera era solito trarre ispirazione nella chiesetta, detta “La Siracusa”: a lui è attribuito il distico in latino inciso sulla porta “Lucida lucenti, lucescis Lucia luce, / Lux mea lucescat, Lucia luce tua”.

Non tutti sanno che… a Toirano è possibile visitare un santuario rupestre dedicato al culto di Santa Lucia, proprio nei pressi dell’uscita delle grotte, alla fine di un sentiero in una zona panoramica: è una piccola cappella molto pittoresca scavata all’interno di una grotta, detta “Grotta di Santa Lucia”, che avrebbe ospitato la Santa, e che è aperta solo in estate e nel giorno di Santa Lucia.

Non tutti sanno che… per ogni Savonese il giorno di Santa Lucia significa preparare il presepe: tra le bancherelle si svolge da sempre l’affannosa ricerca della statuina mancante. Ma questa è un’altra storia….

Lo Zibaldone è la rubrica settimanale di IVG su storia e cultura savonese, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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