Controllo

Sostanze pericolose nelle aree portuali, botta e risposta in Consiglio regionale

Interrogazione di Alice Salvatore, per la giunta la risposta dell'assessore Giampedrone: "Presenteremo il rapporto di Arpal"

vado ligure porto

Liguria. Il consigliere regionale Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dagli altri componenti del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di salvaguardare il territorio ligure dall’ingresso di materiali contaminati e, in particolar modo, dal pericolo proveniente dall’inquinamento radioattivo.

“Imbarazzante silenzio da parte dell’assessore Rixi sul tema, fondamentale, dei controlli sulle sostanze pericolose e radioattive nei porti liguri”.

“Non contestiamo l’assenza dell’assessore per legittimi motivi istituzionali. A lasciarci basiti è che il responsabile dei porti non si sia curato di lasciare neppure una risposta o una nota scritta per chiarire quali atti abbia messo in campo la Regione per garantire la sicurezza all’interno dei container sulle banchine liguri, con particolare attenzione al materiale radioattivo, al centro nelle ultime settimane di uno scandalo legato alle false certificazioni. Un tema tanto delicato quanto attualissimo, anche alla luce del recente adeguamento dell’Unione europea di fronte al potenziale rischio di attentati terroristici, oltre agli incalcolabili danni alla salute”.

“Nonostante tutto ciò, Rixi e il partito di cui fa parte, la Lega Nord, non sembrano curarsi della sicurezza e della salute degli abitanti liguri, denotando una grave mancanza di serietà e attenzione. Confidiamo che rimedi al più presto”.

Il consigliere ha chiesto, inoltre, un rapporto sullo stato di adeguamento alle normative del settore nei porti di Genova, Savona e della Spezia. “La presenza di materiali pericolosi non controllati in aree portuali – ha concluso – aumenta ulteriormente e pone anche un problema rilevante di security, visto che siamo vicini ai grossi centri abitati, oltre al rischio per i lavoratori e i frequentatori delle zone di attracco”.

L’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone ha illustrato nel dettaglio la normativa sul controllo dei materiali ferrosi che entrano nel territorio nazionale per individuare eventuali fonti radioattive e ha spiegato che l’obbligo di controllo è affidato ai privati che importano, raccolgono e riutilizzano questi prodotti.

“L’attestazione dell’avvenuta sorveglianza radiometrica – ha aggiunto – viene rilasciata da esperti di secondo e terzo grado”. In caso di presenza di sostanze radioattive le comunicazioni vanno fatte a prefetto, servizio sanitario nazionale, Regione e, fra gli altri, ai vigili del fuoco. “In caso di anomalie Arpal – ha aggiunto – interviene come supporto tecnico agli organi territoriali”.

Giampedrone si è impegnato a consegnare al consigliere un rapporto esaustivo di Arpal su questa materia che – ha detto – potrà costituire un elemento da dibattere nella competente commissione consiliare o in Consiglio regionale.

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