Unioncamere

Nel savonese l’11% delle imprese sono straniere

Le costruzioni rappresentano oltre la metà delle attività imprenditoriali degli stranieri in provincia di Savona

Cantiere lavori edilizia

Savona. Nell’ultimo trimestre estivo il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese straniere risulta positivo in tutte e quattro le province liguri e rispetto all’anno scorso migliora a Genova, Imperia e Savona, mentre a La Spezia cala leggermente.

E’ quanto emerge dall’analisi di Unioncamere Ligure sulla presenza di imprese straniere in Liguria nel periodo relativo ai primi tre mesi del 2017.

Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, si rileva che il peso delle imprese straniere è gradualmente cresciuto negli ultimi 6 anni da levante a ponente: è Imperia la provincia a registrare l’incidenza più alta (quasi il 16% sul totale delle imprese), seguita da Genova (14%), La Spezia (12%) e per ultima Savona (11%).

Le costruzioni, stabili rispetto al 2016, rappresentano oltre la metà delle attività imprenditoriali degli stranieri a Savona, che ammontano complessivamente a 3.007 unità (+3% rispetto al 2016), seguite dal commercio (25% sul totale delle attività, +3,7%) e dal turismo (10%, in aumento del 7%).

A livello ligure le imprese attive ammontano a 18.688, in aumento del 3,6% rispetto allo stesso trimestre del 2016. Nel panorama nazionale la Liguria si riconferma al 2° posto per tasso di imprenditorialità straniera (13,6%, pari all’incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese), subito dopo la Toscana, in miglioramento rispetto all’anno scorso: la media nazionale si ferma al 10,2%.

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