21 febbraio 2014: Marisa Comessatti. A pochi giorni dalla scomparsa di Frigentina un nuovo caso: si perdono le tracce della 61enne Marisa Comessatti, in una mattina come tante in cui era attesa a Garlenda, a casa della figlia Lara, per badare ai nipotini. La sua auto, una Seat Marbella verde, venne ritrovata nel parcheggio di un supermercato a San Bartolomeo al Mare. Mistero nel mistero l’accensione del telefonino della donna, per pochi minuti e alcuni giorni dopo la scomparsa: dopo di che più nessun indizio.
Due anni di indagini cadute nel vuoto e di ipotesi di una doppia vita che non hanno però mai trovato riscontro in modo inequivocabile nella realtà. Gli inquirenti hanno battuto tutte le piste possibili, prendendo in considerazione anche l’ipotesi del sequestro di persona; si era inoltre indagato su un ipotetico rapporto sentimentale con un uomo insieme al quale sarebbe stata vista in un bar della cittadina rivierasca. Gli inquirenti erano risaliti a lui, ma, dopo averlo sentito, non erano saltati fuori elementi utili per le indagini.
Alla fine, nel febbraio di quest’anno, il caso è stato archiviato come allontanamento volontario. Gli investigatori sono arrivati alla conclusione che quella della signora Comessatti sia stata una scelta personale per chiudere con il mondo esterno (la donna era stata profondamente segnata dalla scomparsa di una figlia in un incidente stradale). Il destino della pensionata è rimasto dunque sospeso in un mare di dubbi.
7 ottobre del 2016: Luca Catania. L’ultimo caso, il più recente, è quello del 47enne carabiniere Luca Catania, scomparso da Magliolo in quello che fin da subito è sembrato un allontanamento volontario. Secondo quanto fino ad ora accertato dall’indagine, il carabiniere, dopo aver mentito alla moglie (a cui ha detto di dover andare ad un corso per lavoro) e in caserma (dove ha sostenuto di essere ammalato), è uscito di casa a piedi e con la pistola d’ordinanza, ma senza portare con sé documenti, soldi e il suo marsupio con tutti gli effetti personali, mentre il suo cellulare è stato resettato completamente. Inoltre, non è stato lasciato alcun messaggio ai familiari o ai colleghi.
Dopo le lunghe giornate di ricerche nei boschi della zona e dopo le prime indagini sulla scomparsa, i carabinieri hanno vagliato una serie impressionante di link dal pc personale del collega, isolati dal reparto specializzato di Roma, con tutti i siti internet visitati dal 46enne nell’ultimo periodo: da lì si sperava potessero arrivare risposte, indizi utili per provare a risolvere un giallo che, ad ora, appare senza soluzione. La Procura della Repubblica di Savona ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di sequestro di persona, un passaggio inevitabile per consentire agli investigatori di battere tutte le piste possibili e trovare indicazioni e riscontri sulla sparizione del militare.
L’ipotesi di un allontanamento volontario pare la più credibile, così come quella di un possibile tragico epilogo con il militare, che nelle 8 ore di tempo a disposizione, potrebbe avere avuto tutto il tempo di togliersi la vita in altra località. Magari proprio nei boschi di Millesimo?