Alimentar-mente 360

L’Ormeasco e il Pigato: due vini straordinari nel gusto e nella qualità

"Alimentar-Mente 360" è la rubrica di alimentazione e benessere di IVG, a cura di Sara Paleologo

Alimentarmente Pigato Ormeasco

“Alimentar-Mente 360” è una rubrica curata dalla dottoressa Sara Paleologo, biologa nutrizionista, ed ideata per soddisfare a 360 gradi le curiosità dei savonesi in materia di Alimentazione e Benessere. Il tutto con un linguaggio semplice ma sempre mantenendo una lieve impronta scientifica. “Prenderò spunto da eventi che si svolgono a Savona e provincia – spiega Sara – per elaborare articoli in cui verrà affrontato il tema dell’alimentazione (piatti tipici locali, tradizioni e stili alimentari) e del benessere (sia fisico che psicologico), in linea di massima proiettando la trattazione verso gli aspetti che maggiormente promuovono la salute della persona”.

Pochi giorni fa ho ricevuto la richiesta, da parte di una lettrice della mia rubrica, di scrivere un articolo sul vino ligure, in particolare sulle proprietà del vino rosso. È indubbiamente un argomento che merita la nostra attenzione dal momento che la Liguria ci regala dei vini eccezionali sia dal punto di vista organolettico che nutrizionale.

Non è mia intenzione scrivere un elenco prolisso di tutti quelli che sono i vini liguri ma, fin da subito, il mio pensiero è andato ad abbracciare due prodotti in particolare: l’Ormeasco di Pornassio e il Pigato. L’Ormeasco è un vino DOC prodotto in alcuni comuni della provincia di Imperia, ma facilmente reperibile anche a Savona e provincia. Si tratta di un vino di colore rosso rubino intenso, caratterizzato da una discreta corposità e da un profumo leggermente speziato. Si sposa benissimo con le pietanze tipiche della cucina ligure (trofie al pesto e coniglio ad esempio) e, in generale, con tutti i piatti a base di carne.

Il Pigato invece è uno dei vini più famosi della riviera di ponente, basti pensare alla grande produzione di cui può godere l’entroterra albenganese. Da alcuni studi effettuati sui vitigni è emerso che il Pigato è geneticamente identico al Vermentino, tuttavia vi sono alcune differenze di colore per quanto riguarda gli acini maturi. Il vino Pigato ha un colore giallo paglierino e una profumazione floreale che, secondo gli enologi, ricorda quella della macchia mediterranea; si può abbinare a diversi piatti, soprattutto se a base di pesce.

Veniamo ora alla parte più interessante: quali sono i vantaggi di cui può beneficiare la nostra salute quando beviamo il vino? Il vino rosso contiene alcune molecole antiossidanti e antinfiammatorie quali il resveratrolo, la quercetina e altri flavonoidi situati a livello della buccia dell’uva. Queste sostanze fanno sì che il vino possa esplicare un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare e nei confronti di alcune patologie. Il vino bianco ha, invece, un contenuto più modesto di antiossidanti ma comunque vale la pena di consumarlo (l’importante è sempre scegliere un vino di buona qualità).

Ricorda inoltre che, per non perdere gli effetti benefici del vino, il consumo deve essere moderato, un bicchiere ai pasti sarebbe l’ideale! Colgo l’occasione per augurarvi una buona domenica, da trascorrere in compagnia di amici e di una buona bottiglia di vino.

Se hai un dubbio, una curiosità o vuoi proporre un argomento inerente all’alimentazione che ti piacerebbe approfondire, scrivimi al mio indirizzo (sara.paleologo@gmail.com). Sarò felice di risponderti nel prossimo articolo!

“Alimentar-Mente 360” è la rubrica di alimentazione e benessere di IVG, a cura di Sara Paleologo: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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