Stallo e preoccupazione

La vertenza Ata non si sblocca: i lavoratori iniziano lo “sciopero dello straordinario”

E' stato proclamato da Cgil e Uil dal 28 novembre al 6 dicembre: "Non si vuole fare chiarezza sul futuro"

Savona. Uno “sciopero dello straordinario”. E’ questa la mossa dei lavoratori di Ata Spa per cercare di sbloccare la situazione di stallo nella vertenza sindacale che ormai va avanti da mesi. Visto che dopo l’ultima protesta dello scorso 9 ottobre nulla è cambiato, le segreterie della Fp Cgil e di Uiltrasporti sono tornate all’attacco.

“Abbiamo proclamato l’astensione dal lavoro in straordinario dal 28 novembre al 6 dicembre (massimo periodo possibile secondo le norme nell’igiene ambientale) da parte dei lavoratori di Ata Spa nell’intera provincia” spiegano Fausto Dabove, della Fp Cgil, e Franco Paparusso, della Uiltrasporti che annunciano anche un nuovo presidio a Savona, in Piazza Sisto IV (sotto il Comune), proprio nella giornata di chiusura dell’astensione, il 6 dicembre.

“Le motivazioni dell’iniziativa sono sempre legate alla mancanza di chiarezza rispetto al futuro per Ata SpA e per i suoi lavoratori. Dall’ultimo sciopero e nonostante gli impegni assunti oltre un mese fa dal Sindaco e dal Vice Sindaco di Savona con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, ad oggi ancora nessuna traccia di piani concreti e minimamente credibili” spiegano dalle segreterie di Cgil e Uil.

“Gli interrogativi aperti da mesi e mesi rimangono ancora senza risposta, quotidianamente si
assiste al peggiorare di un quadro reale che, nei fatti, contraddice sempre più le dichiarazioni dell’azienda e dall’azionista di riferimento mentre crescono le preoccupazioni tra i lavoratori e le ricadute negative sull’organizzazione del lavoro e sui servizi.
E’ evidente che il fatto che sia stato disatteso anche l’ultimo (in ordine di tempo) impegno per la presentazione del piano rappresenta ulteriore fonte di preoccupazione per tutto ciò che riguarda il futuro di Ata nel rispetto di impegni condivisi in merito al mantenimento della proprietà pubblica, del ruolo ‘multiservizi’ dell’azienda, dei livelli occupazionali, ecc.” proseguono Dabove e Paparusso.

“Dopo tutto il tempo trascorso, i numerosi incontri in sede aziendale e istituzionale e,
soprattutto, nel quadro generale che si è creato e che è sotto gli occhi di tutti, è ben chiaro che i diversi interlocutori del sindacato, siano essi aziendali o istituzionali, non sono in grado o non vogliono fare chiarezza sul reale futuro di Ata SpA e dei suoi lavoratori. E ciò, pur nel rispetto delle opinioni di tutti, dal punto di vista sindacale non è minimamente accettabile” concludono dalle segreterie di Fp Cgil e Uiltrasporti.

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