Patto

Albenga, Loano e Finale Ligure: ecco la firma della convenzione per il servizio di polizia municipale fotogallery

Gli indirizzi e le azioni comuni sulla valorizzazione del concetto di "sicurezza integrata"

Albenga. Questa mattina, presso la sala polifunzionale “Stefano Grasso e Silvia Ghigliazza” del comando di polizia municipale di Albenga (nell’ex sezione distaccata del tribunale), in via Bologna, i sindaci di Loano, Luigi Pignocca, di Albenga Giorgio Cangiano e di Finale Ligure Ugo Frascherelli hanno firmato l’impegno a collaborare sul fronte della sicurezza urbana per i prossimi 10 anni.

I consigli comunali di Albenga, Finale Ligure e Loano hanno deliberato il rinnovo del rapporto associativo dopo la prima, positiva, esperienza di gestione in forma associata del servizio di Polizia Municipale. Nei primi 8 anni di convenzione le amministrazioni hanno accolto negli strumenti di programmazione dell’azione amministrativa la nuova visione della sicurezza urbana e si sono dotati di nuovi strumenti per rispondere alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini: la razionalizzazione delle procedure, la partecipazione a progetti di ricerca e di finanziamento delle politiche di sicurezza; la stipula di patti ed intese con organi dello Stato; l’istituzione dei Tavoli della Sicurezza per il coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle politiche di sicurezza.

La convenzione in particolare consente di condividere mezzi e strumenti operativi, di poter contare su un maggior numero di operatori secondo necessità, economizzando e implementando l’efficacia dei servizi e la sicurezza. Gli obiettivi della convenzione sono quelli di:ottimizzare le risorse finanziarie, strumentali e umane destinate all’erogazione dei servizi di polizia locale; mantenere o innalzare gli standard di servizio; sviluppare gli investimenti in tecnologia; valorizzare i servizi di prevenzione e controllo del territorio.

Ad oggi le polizie municipali hanno consolidato l’organizzazione condivisa di molti servizi: amministrativi, logistici, di supporto, tali da realizzare economie di scala. Fra gli uffici attualmente gestiti a livello associativo rientrano l’ufficio verbali, la centrale operativa, l’ufficio infortunistica stradale, ufficio tutela del territorio e i servizi amministrativi, attività tutte che, superata la fase di avvio, hanno consentito di uniformare e implementare gli standard di servizio e realizzare importanti investimenti in termini di tecnologia applicata ai servizi di polizia locale e impostare di conseguenza le attività del personale dipendente privilegiando le funzioni di presidio del territorio. 

La nuova convenzione prevede il mantenimento dei citati servizi comuni ed un miglioramento del sistema di programmazione, controllo e rendicontazione delle attività dell’associazione. La conferenza dei sindaci, svolgerà le funzioni di indirizzo, di direzione e vigilanza e verifica il funzionamento del servizio associato. Il comitato di organizzazione sarà costituito dai comandanti dei corpi di polizia municipale dei tre comuni.

In occasione della firma della convenzione sono state presentate le nuove linee di indirizzo che saranno incentrate sulla valorizzazione del concetto di sicurezza integrata che sta alla base della più recente evoluzione normativa: guardando all’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile e alla visione del forum europeo della sicurezza urbana, la sicurezza delle città è il frutto di un sistema di rete che tiene insieme la parte pubblica con quella privata; lo stato centrale con le autonomie locali; il mondo no-profit con le imprese: tutti chiamati a dare un contributo trasversale per migliorare il cosiddetto “profilo di sicurezza della città”.

La legislazione è caratterizzata da uno stretto intreccio e da un’evidente sinergia tra il ruolo e le funzioni della polizia locale da una parte e le politiche di sicurezza dall’altra: affermato questo modello “a rete”, l’organizzazione dei servizi di polizia diventa “aperta” per avere nella rete capacità di dialogo. La traduzione sul piano organizzativo comporta l’acquisizione di nuove competenze di lavoro in rete, sia da parte delle strutture comunali che dalla polizia municipale, con la capacità di rivestire ruoli differenti (di coordinamento o di squadra) a seconda dei contesti.

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