Presa di posizione

Alassio, Agorà annuncia: “Daremo battaglia per difendere la legge regionale sulle concessioni demaniali”

Nel prossimo consiglio comunale, il gruppo proporrà una delibera che recepisca in toto la legge regionale

spiaggia alassio
Foto d'archivio

Alassio. “La direttiva Bolkestein e il ddl approvato alla Camera dei Deputati distruggerebbero il nostro turismo, centina di balneari si ritroverebbero sulla strada, cacciati da casa loro dalle grandi multinazionali dopo anni di sacrifici”.

A lanciare il grido d’allarme è il gruppo Agorà che, dopo aver ricevuto la notizia dell’approvazione da parte della Regione Liguria delle due leggi riguardanti il comparto demaniale che “Tutelano il legittimo affidamento dei concessionari balneari”, ha deciso di intervenire sulla materia.

“Temiamo fortemente, – hanno proseguito da Agorà, – vista l’approvazione da parte della Camera dei Deputati del ddl sulle evidenze pubbliche, l’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri della legge regionale, approvata lo scorso 31 ottobre dal Consiglio Regionale all’unanimità dei voti grazie al sapiente lavoro di mediazione dell’assessore Marco Scajola. Una norma pensata per stoppare in Liguria, ancor prima della legge nazionale approvata alla Camera dei Deputati e che non promette nulla di buono, gli effetti della famigerata ed ultraliberista direttiva dell’Unione Europea 123 del 2006, conosciuta come direttiva Bolkestein, da Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione di Romano Prodi, che ha sostenuto la sua approvazione”.

“La direttiva prevede, per quanto riguarda in particolare le concessioni balneari, la possibilità per gli operatori di altri paesi dell’Unione Europea di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni demaniali. L’Italia la direttiva di fatto non l’ha applicata. E anzi ha disposto la proroga automatica delle concessioni balneari su tutta la costa italiana fino al 31 dicembre del 2020. Proroga però bocciata dalla Corte di Giustizia europea. Si lavora ora in Parlamento ad un progetto di legge, che però di fatto nell’impianto originale recepirà la direttiva Bolkestein, per poi prevedere, in sede di decreto attuativo un periodo transitorio, non si sa quanto lungo”.

“In questo modo, insomma, si farebbe rientrare dalla finestra la proroga cacciata dalla porta dai giudici della Corte europea. La Liguria, coraggiosamente, è intervenuto dunque con una sua legge in cui si prevede che ‘nell’esercizio delle proprie funzioni, i comuni garantiscono che il rilascio di nuove concessioni avvenga senza pregiudizio del legittimo affidamento degli imprenditori balneari titolari di concessioni’”.

Agorà, per rafforzare l’appoggio alla Legge regionale sui comparti demaniali e per cercare di scongiurare l’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri, proporrà nel prossimo consiglio comunale una delibera che recepisca in toto la legge Regionale.

“Vogliamo impegnare il comune di Alassio a farsi portavoce con gli altri comuni costieri della Liguria per l’adozione di un analogo atto da inviare, dietro il coordinamento della Regione Liguria e tramite la Conferenza Stato Regione, all’attuale Governo per far capire che la nostra Regione è compatta sulla difesa della tipicità del nostro turismo balneare. La politica migliore è quella che risolve i problemi concreti dei lavoratori e delle imprese”, hanno concluso da Agorà.

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