Rosso pistacchio

50 sfumature di Pistacchio

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

Rosso Pistacchio

Per ottenere il massimo del piacere e portarla al livello di godimento estremo, bisogna seguire una regola fondamentale: la regola della pazienza.

Più a lungo la lascerete ad attendervi, infatti, più il piacere sarà impagabile.

Non si tratta di crudeltà, come si potrebbe facilmente pensare, o di barbarie, anzi, chi decide di intraprendere questa strada di solito è maniaco della cura e della precisione.

E’ sufficiente, infatti, compiere un passaggio con superficialità e poco amore, per rovinare il risultato finale, e lasciare un cattivo e amaro sapore di qualcosa che avrebbe potuto essere, invece, pura lussuria.

Sceglietela cicciotta e soda, l’abbondanza è sempre gradita quando si tratta di piacere.

Quelle giovani sono le migliori, la pelle soda e liscia, esteticamente risulta più apprezzabile e resistente alle legature, alle bruciature, ai tagli.

Se ne avete a disposizione una matura, però, con qualche accorgimento in più potrà comunque donarvi prestazioni eccezionali.

Svestitela delicatamente e lasciatela nuda e esposta, con le carni bianche e sode, ad aspettarvi.

Più lunga sarà l’attesa più la ritroverete umida e dolce e pronta a soddisfare ogni vostro appetito.

Il segreto sta nel domare la sua natura acida e ribelle, e addomesticarla al vostro piacere.

Asciugatela delicatamente perchè l’umidità deve rimanere conservata all’interno, pronta alla esplosione finale.

Regalatele un massaggio con l’olio per ricompensarla della lunga attesa, indugiate su ogni curva con le vostre dita, coi palmi energicamente frizionate ogni zona in modo da far penetrare l’olio profumato in ogni cellula. Sentirete la sua carne che si abbandona a voi, arrendevole e bagnata.

Se intendete legarla questo è il momento giusto. Usate lacci delicati ma resistenti, dovrete contenere i suoi spasimi e conservare il suo piacevole succo fino al momento in cui deciderete di consumarlo. Non stringete troppo i nodi: i segni dei lacci sono gradevoli da vedere, ma non devono penetrare nella carne.

Il calore provoca spasimi e struggimenti molto stimolanti, la pelle è sovrastimolata e sentirete gemiti e sussurri e mugolii. La materia cambia stato e diventa bollente e molto reattiva.

Non intervenite troppo in questa fase, lasciate che il calore la porti al punto di non ritorno e, quando vi rendete conto che sta per esplodere, riducete il calore e abbassate la tensione.

Una.
Due.
Tre volte.

Così facendo, avrete, infine delle meravigliose melanzane fritte pronte da far ripiene.

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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