Interrogazione

Villa Zanelli a Savona, M5S: “Toti e Caprioglio facciano chiarezza sui fondi”

Il consigliere regionale Andrea Melis: "I 5 milioni di euro rispuntano in un ddl regionale, ma i fondi sono destinati al waterfront"

Savona. 5 milioni di euro dalla Regione Liguria al comune di Savona per la riqualificazione del waterfront savonese. È quanto contenuto nel Ddl di Giunta regionale 175 del 5 ottobre scorso, ancora in attesa di approvazione, che tinge ulteriormente di giallo il caso dei fondi a Villa Zanelli, prima impegnati e poi revocati da Toti lo scorso 28 settembre con una delibera di Giunta.

E il M5S, per bocca del consigliere regionale Andrea Melis, va all’attacco: “Appena una settimana dopo quella stessa cifra ricompare, identica, in un correttivo finanziario della Regione. Ma questa volta non si riferisce a Villa Zanelli, bensì genericamente alla riqualificazione del waterfront savonese. Come interpretare, dunque, le recenti dichiarazioni della sindaca Caprioglio che, all’alba della revoca dei 5 milioni di euro a Villa Zanelli, aveva confermato non solo i fondi per il capolavoro liberty ma anche per Palazzo della Rovere? Cos’è successo davvero in quegli otto giorni, dalla delibera del 28 settembre che revocava i fondi al Ddl del 5 ottobre che li riassegnava, ma nell’ambito di un piano più ampio di riqualificazione del waterfront savonese? E ancora: cos’ha a che vedere il centralissimo Palazzo della Rovere con il bando delle periferie? Domande che rivolgiamo direttamente al sindaco Caprioglio e al presidente Toti, e che sono anche al centro di un’interrogazione depositata in queste ore dal MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria”.

L’esponente pentastellato aggiunge: “Con la stessa interrogazione vogliamo anche fare luce sui 18 milioni di euro in attesa di essere sbloccati dal Cipe per la riqualificazione di via Nizza e il recupero di Villa Zanelli. Ben venga un investimento così importante per uno dei capolavori liberty della nostra città, ma se, come risulta e come temiamo, la volontà di Arte Genova è quella di mettere in vendita la villa, ciò dovrà quantomeno avvenire a una cifra congrua alle spese di riqualificazione e ripristino, che verranno sostenute con soldi pubblici.

“In questo tourbillon di cifre, atti e dichiarazioni pubbliche, chiediamo che Comune e Regione chiariscano una volta per tutte: quali sono le loro intenzioni sul futuro di villa Zanelli e quanti e quali fondi saranno destinati ad essa? Quanti e quali fondi sono previsti per Palazzo della Rovere, e con quali modalità? La trasparenza deve essere il principio alla base di ogni iniziativa politica che abbia a che fare con la gestione dei beni pubblici. Questo pasticcio, invece, non fa altro che alimentare dubbi e sospetti, che speriamo siano spazzati via quanto prima” conclude Melis.

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