Provincia. Il 2017 rischia di essere ricordato come un anno terribile per la viabilità savonese. Con la tragica morte di Natascia Bartolini, la 43enne estetista di Cairo deceduta ieri pomeriggio a Dego, sale infatti a 19 il numero di vittime in provincia di Savona in seguito ad incidenti o investimenti stradali. Una cifra che già ora è tra le peggiori dell’ultimo decennio, ma soprattutto una media che rischia di trasformarsi in un triste primato.
I DATI ISTAT
A due mesi e mezzo dalla fine dell’anno, dunque, è già stato superato il totale di morti sulle strade savonesi del 2015, uno degli anni più difficili della storia recente. Scorrendo i dati Istat si legge che allora furono 18 le vittime, di cui 5 per investimento e 13 per incidente: 5 i pedoni uccisi anche quest’anno, a cui vanno sommate le 14 persone morte in seguito ad incidenti. Un numero che fa ancora più impressione se raffrontato con quello dello scorso anno, quando i morti sono stati 11 (di cui solo uno per investimento).
Soltanto una volta, negli ultimi 10 anni, si è registrato un tributo di sangue ancora più elevato sulle nostre strade: è stato nel 2013, quando i morti furono addirittura 22 (quattro quelli deceduti per investimento). Quasi due al mese, precisamente 1,83. Una media spaventosa che però purtroppo è inferiore a quella registrata finora nel 2017: 19 morti in 9 mesi e mezzo, il che significa esattamente due morti al mese.
La speranza è quella che il conteggio si fermi, ma i freddi numeri dicono che c’è il rischio concreto di raggiungere o peggio superare il triste primato di quell’anno, consegnando alla storia il 2017 come quello più tragico dell’ultimo decennio per le strade savonesi. Il che riporterebbe la provincia di Savona indietro nel tempo: i dati infatti certificano comunque un sostanziale incremento della sicurezza stradale dal 2007 in avanti, mentre negli anni precedenti non si era mai scesi sotto le 26 vittime (nel 2006) e si erano raggiunte addirittura le 45 (nel 2001).
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