Disastro ambientale

Tirreno Power, l’udienza preliminare proseguirà fino a gennaio

Sei associazioni ambientaliste hanno chiesto di costituirsi parte civile: 26 le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura

tribunale aula magna

Savona. E’ stata un’udienza puramente interlocutoria quella celebrata questa mattina per la nota vicenda della centrale Tirreno Power. Il gup Francesco Meloni infatti (come previsto del resto) non ha ancora preso nessuna decisione in merito alle ventisei richieste di rinvio a giudizio per il reato di disastro ambientale e sanitario colposo avanzate dai pm Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi nei confronti di manager ed ex manager dell’azienda.

Questa mattina il giudice si è limitato a verificare che tutte le notifiche fossero andate a buon fine e a prendere atto della richiesta di costituzione di parte civile da parte di alcune associazioni ambientaliste: Greenpeace, Medicina Democratica, Legambiente, Uniti per la salute, Wwf e Anpana.

La prossima udienza è stata fissata per il 30 novembre quando saranno verificate le costituzioni di parte civile (il gup deciderà se ammetterle oppure no) e inizierà la discussione che proseguirà poi in una seconda udienza, già calendarizzata per gennaio 2018. Bisognerà quindi attendere ancora qualche mese per conoscere l’esito dell’udienza preliminare e di conseguenza il verdetto sulle richieste di rinvio a giudizio.

La Procura di Savona ha chiesto che vadano a processo Giovanni Gosio, direttore generale dal 2003 al 2014; Massimo Orlandi, presidente del Cda in diversi periodi nonché membro del Comitato di Gestione; Mario Molinari, Andrea Mezzogori, Jacques Hugé, Denis Lohest, Adolfo Spaziani, Jean-Francois Louis Yves Carriere, Pietro Musolesi, Domenico Carra, consiglieri d’amministrazione e, per i primi sei, membri del Comitato di Gestione, in periodi differenti; Mario Franco Leone, presidente del Da tra 2010 e 2014; Olivier Pierre Dominique Jacquier, Giovanni Chiura, Aldo Chiarini, Pascal Renaud, Agostino Scornajenchi, Giuseppe Gatti, Alberto Bigi, Charles Jean Hertoghe e Luca Camerano, tutti consiglieri d’amministrazione e membri del Comitato di Gestione negli ultimi anni; Pasquale D’Elia, capo centrale dal dicembre 2005 al 2014; Ugo Mattoni, direttore della Direzione Energy Management dal 2004 al 2014; Maurizio Prelati, direttore della Direzione Produzione dal 2008 al 2014; Guido Guelfi, direttore della Direzione Ingegneria dal 2004 al 2014; Andrea De Vito, direttore della Direzione Amministrazione Finanza dal 12007 al 2014; Claudio Ravetta, direttore Produzione dal 2004 al 2008 e vice direttore generale dal 2008.

In un primo momento il numero degli indagati per i reati di disastro ambientale e sanitario era più alto, ma, dopo aver raccolto il testimone dall’ex procuratore Francantonio Granero, oggi in pensione, i sostituti Pischetola e Carusi avevano chiesto l’archiviazione per quattordici dirigenti della Tirreno Power: Luigi Castellaro, Emilio Macci, Stefano La Malfa, Antonio Fioretti, Sergio Corso, Marco Ferrando, Roberta Neri, Marco Staderini, Sergio Agosta, Ferdinando Pozzani, Gianluigi Riboldi, Francesco Dini, Andrea Mangoni e Massimiliano Salvi.

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