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Plodio, Fabio Abate: “Primi con merito, ma dobbiamo crescere sotto il profilo del gioco e della mentalità”risultati

Il Plodio ha ufficialmente inaugurato il nuovo manto erboso, calando un poker di reti ai danni del Cengio… e se, quest’anno, si aggiudicasse la ‘nomination’ al 'Premio Oscar’ ?

Plodio. Inaugurazione del nuovo manto erboso, con tanto di poker, rifilato al Cengio… che chiedere di più? Ve lo sveliamo a fine articolo…

Quando è nata l’idea di dotarsi di un campo ‘vero’ ?

“E’ una iniziativa nata quasi per scherzo, davanti ad un buon bicchiere di nebbiolo, sorseggiato col presidente, Dante Olivieri ed il dirigente Stefano Broglio” – dice il direttore sportivo bormidese, Fabio Abate – “Inizialmente si pensava al sintetico, ma visti i costi proibitivi, abbiamo optato per il manto in erba pre-coltivata. L’amministrazione comunale ed un imprenditore locale hanno dato il loro entusiastico assenso, cosicché, nel giro di due mesi e mezzo, il lavoro è stato portato a termine”.

Tornando al calcio giocato, il Plodio è partito a tutto gas, vincendo le prime due gare di campionato, con tanto di primato in classifica, sia pur in coabitazione con Dego e Millesimo…

“Meglio non si poteva fare – sorride Abate – abbiamo ottenuto il massimo dei risultati, ma da qui a dire, che siamo da primato in classifica, ce ne passa. La rosa è competitiva, ma ritengo che si debba ancora crescere, sia sotto il profilo del gioco, che della mentalità”.

Per arrivare a…

“Il nostro obiettivo è quello di entrare nella griglia dei play off, grazie ad un gruppo solido e compatto, che ha voglia di dimostrare il suo valore, ma per arrivare il più in alto possibile, bisognerà affrontare ogni gara come se fosse una finale e cioè con tanta determinazione”.

Anche la società ha fatto passi importanti…

“Certo, la nostra è una piccola realtà, ma ben organizzata... i giocatori sono messi in condizioni di esprimersi al meglio, dato che i dirigenti curano ogni altro aspetto”.

Quanto è cresciuto mister Massimiliano Brignone?

“E’ un mister emergente, che sa leggere le partite come pochi e che conosce perfettamente categoria e giocatori; inoltre, è molto meticoloso nel preparare le partite, per cui i giocatori, quando scendono in campo, sanno perfettamente cosa debbono fare. Grazie all’umiltà che lo contraddistingue, sono certo che farà molta strada”.

La pensa così – su Brignone – anche chi scrive, cui balza il mente un pensiero di Mario Cecchi Gori, che, equiparando il mondo del calcio, a quello dello spettacolo, affermava che, se i calciatori interpretano le parti degli attori e il presidente quella del produttore, ebbene, i panni del regista – cioè quello che dà valore al film – li veste l’allenatore… lasciando, al direttore sportivo, l’impegnativo compito del direttore di produzione…

E se, quest’anno, il team Plodio si aggiudicasse la ‘nomination’ al ‘Premio Oscar’ ?

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