Stagione autunnale

Opera Giocosa, al Chiabrera “Le nozze di Figaro”

Ieri mattina l'anteprima per le scuole, domani sera la replica

Savona. “Sì, lo voglio”. Sulle parole più pronunciate nel mondo si snoda la stagione autunnale dell’Opera Giocosa, che porta in scena i nodi, i groppi, i legami dell’amore, con il consueto campionario di gelosie, inganni, imbarazzo, attese e silenzi e chi più ne ha ne metta.

Ma cosa si cela dietro tutto questo? “Un sistema di comunicazione che si inceppa – spiegano dall’Opera Giocosa – messaggi che si ‘lanciano’ e che risultano storpiati, messaggi che non vengono ascoltati, che vengono interrotti, messaggi che si attendono, che a volte arrivano, a volte tardano, forse alcuni non arriveranno mai. Strategie di comunicazione – come le definiremmo oggi – che spesso risultano poco efficaci”.

Una stagione pensata soprattutto per i giovani – i grandi protagonisti attivi del Progetto Scuole – che, dicono dall’Opera Giocosa, “ritroveranno sul palcoscenico i piccoli meccanismi della quotidianità, trasportati però qualche secolo indietro: dal grande repertorio alle proposte rare del secolo scorso, tutto si gioca sul filo del rasoio e del… telefono”.

Il primo appuntamento sarà domani alle ore 20.30, quando al Teatro Chiabrera andrà in scena “Le nozze di Figaro”, commedia per musica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Lo spettacolo è stato anticipato ieri mattina da una recita per le scuole. Il cast è formato dai partecipanti al corso di perfezionamento tenuto da Barbara Frittoli e Raffaella Ambrosino in collaborazione con l’Associazione Maria Malibran e la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo. Direttore d’orchestra Giancarlo De Lorenzo; regia, scene e costumi di Primo Antonio Petris.

Secondo appuntamento di stagione giovedì 23 novembre alle ore 20.30 con un “dittico” del secolo scorso: “L’attesa”, atto unico di Michail Tariverdiev (1984), che va in scena in prima assoluta in Italia, e “Il telefono, or l’Amour à trois” di Giancarlo Menotti (1947), opera buffa in un atto su libretto proprio. “Un abbinamento inconsueto – affermano dall’Opera Giocosa – che propone due titoli rari, brevi, di carattere contrastante: uno più drammatico, l’altro fortemente ironico, ma entrambi incentrati sulle difficili dinamiche comunicative della coppia. Uno spunto interessante, specie per le nuove generazioni chiamate a scoprire, oggi, il teatro musicale”. La recita per le scuole sarà giovedì 23 novembre alle ore 10.30.

In occasione dei due titoli novecenteschi saranno coinvolte le classi di alcuni Istituti Superiori savonesi, che seguiranno la produzione degli spettacoli nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro, progetto accolto per il terza stagione consecutiva dall’Opera Giocosa e che, spiegano, “si è dimostrato formativo e particolarmente stimolante per i ragazzi, spesso ignari delle affascinanti dinamiche teatrali”.

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