Partecipazione

Laboratorio tecnologico, il segretario del Pd Vigliercio: “Anche il savonese nella partita”

La possibilità di avere la location del laboratorio sperimentale è una occasione da non perdere

Fassino Vigliercio

Savona. Dopo la presa di posizione del capogruppo Pd in consiglio regionale Raffaella Paita, anche dal Pd savonese arrivano le critiche alla Regione Liguria sul progetto per il laboratorio sperimentale di fusione nucleare, una “occasione che la nostra regione potrebbe perdere quando in ballo ci sono ingenti finanziamenti”.

“Il Pd resta in prima linea per sostenere il progetto, che ora pare la Regione voglia rispolverare dopo le polemiche di questi giorni, cercando di essere della partita per ottenere la location del laboratorio”, dicono dalla segreteria provinciale.

E per il segretario savonese Giacomo Vigliercio “il territorio ligure non può perdere questa occasione, anche per la presenza di uno dei principali attori del settore, l’Asg Superconductors del gruppo Malacalza, che realizza le componenti per le centrali a fusione nucleare”.

“Realizzare un polo scientifico-tecnologico tra i più avanzati al mondo, un investimento da 500 milioni di euro, più di 1.800 addetti per costruire un’infrastruttura strategica di ricerca sulla fusione nucleare con lo sviluppo di tecnologie innovative per la competitività dell’industria nazionale, rappresenta una opportunità unica e storica per il nostro territorio”.

“Il Dtt (Divertor Tokamak Test facility), e non è fantascienza, ma una grande sfida per il futuro energetico del nostro continente e una straordinaria opportunità di sviluppo per il nostro territorio. In Liguria abbiamo l’azienda leader europea nel settore: Asg Superconductors del gruppo Malacalza. E in provincia di Savona stiamo discutendo di piano di Reindustrializzazione dell’area di crisi complessa, con disponibilità di aree e di risorse per infrastrutture, per la formazione degli addetti, per ricerca e sviluppo. Un progetto nel quale anche il Campus universitario di Savona può giocare un ruolo primario” aggiunge il segretario provinciale del Pd.

E Vigliercio bacchetta la Regione: “L’assessore Rixi si accorge di tutto questo perché ne parlano i giornali e dice che si attiverà. A novembre potranno essere presentate le manifestazioni di interesse da parte delle regioni ma nel frattempo si scopre che regioni più attente e virtuose (Emilia Romagna e Piemonte) si sono già attivate. Treni come questi passano una volta sola: per costruire una candidatura credibile che arrivi dalla Liguria, non basta mandare una letterina o dichiarare ai giornali che ci si attiverà.

“Data l’assenza della Regione, il partito Democratico farà tutto il possibile per non perdere questa occasione” conclude il segretario Vigliercio.

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