Lettera al direttore

Elenco

Donne savonesi uccise dopo la fine della guerra

"Non ebbero alcun processo, ma vennero condannate in modo sommario"

Questi sono i nominativi di alcune donne savonesi, accusate strumentalmente di aver collaborato a diverso titolo con la RSI, erano giovanissime, adulte oppure anziane, praticamente assassinate dopo il 25 aprile 1945, a guerra finita, quando non potevano più rappresentare una qualsiasi minaccia ma solo per pura e semplice vendetta personale.

Famiglia Scali, in particolare madre e figlia in Sassello,
Maria Valdora uccisa a Villapiana,
Anna Baudo,
Ivonne Pesce,
Rosa Amodio,
Maria Naselli Feo in Biamonti,
Maria Angela Biamonti,
Elena Nervo,
Jole Carbone,
Mirella Carbone,
Dora Cosmin, ,
Amalia Desiglioli,
Teresa Marchetti Delfino,
Maria Demarzi Siri,
Eda Camorani,
Giuseppina Ferrari,
Maria Genesio Cuttica,
Giuseppina Ghersi,
Ines Gravano,
Jolanda Macchi,
Desolina Manzo,
Maria Petrone,
Amelia Piccone,
Mafalda Pirone Ventura,
Rosanna Pirosu,
Antonietta Bauti Sterlich,
Pierina Turchi,
Giuseppina Turchi
Maria Turchi
Carolina Carlevari mamma di Pierina, Giuseppina e Maria Turchi.

Queste donne non ebbero alcun processo, ma vennero condannate in modo sommario e in moltissimi casi, ammazzate dopo aver subito pubblica umiliazione e privata violenza. Di alcune di loro non venne più ritrovato neppure il corpo, nascosto chissà dove dai loro assassini, privando i loro famigliari del conforto di un posto dove posare un fiore e dove poter recitare una preghiera, altre vennero abbandonate in uno stato pietoso in mezzo ad una strada o in un bosco, questa fu una pagina vergognosa della guerra civile, uomini armati che violavano ed ammazzavano donne, femminicidi che ancora ora gridano vendetta fatti passare per atti di guerra.

Roberto Nicolick

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