Udienza preliminare

Disastro ambientale e sanitario: si decide sul rinvio a giudizio dei manager Tirreno Power

Il gup Meloni dovrà pronunciarsi sulle ventisei richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura

centrale vado ciminiere nebbia

Savona. Il filone d’inchiesta per disastro ambientale e sanitario colposo sulla centrale di Vado Ligure approda in udienza preliminare. Questa mattina in tribunale il giudice Francesco Meloni valuterà infatti le ventisei richieste di rinvio a giudizio che i pm Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi hanno formalizzato per manager ed ex manager dell’azienda.

La Procura di Savona ha chiesto che vadano a processo Giovanni Gosio, direttore generale dal 2003 al 2014; Massimo Orlandi, presidente del Cda in diversi periodi nonché membro del Comitato di Gestione; Mario Molinari, Andrea Mezzogori, Jacques Hugé, Denis Lohest, Adolfo Spaziani, Jean-Francois Louis Yves Carriere, Pietro Musolesi, Domenico Carra, consiglieri d’amministrazione e, per i primi sei, membri del Comitato di Gestione, in periodi differenti; Mario Franco Leone, presidente del Da tra 2010 e 2014; Olivier Pierre Dominique Jacquier, Giovanni Chiura, Aldo Chiarini, Pascal Renaud, Agostino Scornajenchi, Giuseppe Gatti, Alberto Bigi, Charles Jean Hertoghe e Luca Camerano, tutti consiglieri d’amministrazione e membri del Comitato di Gestione negli ultimi anni; Pasquale D’Elia, capo centrale dal dicembre 2005 al 2014; Ugo Mattoni, direttore della Direzione Energy Management dal 2004 al 2014; Maurizio Prelati, direttore della Direzione Produzione dal 2008 al 2014; Guido Guelfi, direttore della Direzione Ingegneria dal 2004 al 2014; Andrea De Vito, direttore della Direzione Amministrazione Finanza dal 12007 al 2014; Claudio Ravetta, direttore Produzione dal 2004 al 2008 e vice direttore generale dal 2008.

In un primo momento il numero degli indagati per i reati di disastro ambientale e sanitario era più alto, ma, dopo aver raccolto il testimone dall’ex procuratore Francantonio Granero, oggi in pensione, i sostituti Pischetola e Carusi avevano chiesto l’archiviazione per quattordici dirigenti della Tirreno Power: Luigi Castellaro, Emilio Macci, Stefano La Malfa, Antonio Fioretti, Sergio Corso, Marco Ferrando, Roberta Neri, Marco Staderini, Sergio Agosta, Ferdinando Pozzani, Gianluigi Riboldi, Francesco Dini, Andrea Mangoni e Massimiliano Salvi.

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