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Dego, Gian Luca Bernasconi: “Pronti a sfidare la capolista Plodio”risultati

Omonimo di Gaudenzio (il primo capitano del Doria di Giancarlo Salvi, bandiera di Dego e della Samp), il direttore sportivo Bernasconi ci parla con orgoglio della rinata formazione della Val Bormida

Dego Calcio

Dego. Il piccolo paese della Val Bormida, famoso per aver dato i natali a Giancarlo Salvi, ex bandiera della Sampdoria, a cavallo degli anni ‘60/70 e compagno di squadra di Paolo Rossi, nel Vicenza record del ‘77/78 (secondo in classifica, dietro i campioni d’Italia della Juventus di Zoff, Tardelli, Bettega e Boninsegna, ma anche del giovane Gian Piero Gasperini), ha un feeling particolare con il football, al punto che, dopo ben 17 anni di astinenza calcistica, ha deciso, in controtendenza con altre realtà, che hanno chiuso i battenti, di ridare vita e respiro alla squadra calcistica locale.

In occasione della prossima sfida con la capolista Plodio, abbiamo intervistato Gian Luca Bernasconi, omonimo – guarda caso – del primo capitano avuto da Salvi, ai suoi esordi nella Samp, allenata dall’austriaco Ernst Ocwirk.

Gaudenzio Bernasconi, detto “Orsacchiotto” è tuttora una delle icone del tifo blucerchiato e chi porta cotanto cognome, non può non avere il “calcio” nel sangue…

Ex giocatore, tra le tante, di Dego e Pallare, Gian Luca, è il direttore sportivo, designato alla costruzione, ex novo, di una compagine, che occupa la terza posizione in classifica, con sette punti all’attivo, due in meno della coppia di testa, formata da Plodio e Millesimo, sia pur dopo sole tre giornate di campionato.

Ricordo ancora l’ultima gara giocata… era il 30 aprile del 2000… abbiamo perso (0-1) con l’Altarese ed avevo la fascia da capitano al braccio… un onore per chi, come me, è nato e cresciuto a Dego” – dice con orgoglio il d.s. – “Nel 2010 siamo riusciti a mettere in piedi un piccolo settore giovanile, poi l’alluvione…”

L’alluvione del 2016 vi portò via ogni cosa, poteva essere la fine di tutto, invece…

“Siamo ancora qui, ‘eh già’, per dirla alla Vasco Rossi” – sorride Bernasconi – “Passato quel terribile momento, è scattata, in ogni componente del paese, la voglia di partecipare, di esternare quel grande senso di appartenenza, mai sopito nell’intero paese, che, in modo compatto, ci ha dato una mano, tanto che siamo riusciti a realizzare il sogno di tornare a giocare nuovamente sul nostro campo e su quelli della provincia savonese”.

“E’ stato bello, vedere – in occasione della gara casalinga col Santa Cecilia – tante persone, già presenti sugli spalti vent’anni fa… ora ci sono anche i loro figli” – afferma, commosso, Bernasconi“Per noi, si tratta della vittoria più importante”.

Presentaci la società, nelle figure principali.

Nico Marenco è il presidente, Tommy Dalmasso collabora con me alla direzione sportiva, Gian Marco Albesano è il tecnico”.

Non succederà per caso, come in ogni favola a lieto fine, che – a fine stagione – salite in Prima Categoria?

“Sarebbe meraviglioso, ma altre sono le squadre (ndr, Millesimo, Plodio, Olimpia Carcarese) con i favori del pronostico”.

A proposito di favorite, nell’anticipo di sabato, ospiterete il “Cioi” (Plodio, in bormidese)… un grande derby, come tutti del resto in Valle… Avrete l’occasione di conoscere le vostre potenzialità, affrontando una compagine molto accreditata.

Il Plodio è, a mio parere, la più forte in assoluto… ma proveremo a fermare la loro corsa, finora travolgente (ndr, tre vittorie su tre incontri). Qui, in paese, c’è grande attesa per questo evento”.

Chapeau Dego. Paolo Coelho direbbe che il mondo è nelle mani di chi ha il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.

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