Savona. Slitta al prossimo 2 novembre l’udienza preliminare relativa alla vicenda del crac Nucera. Questa mattina, infatti, la difesa dell’imprenditore Andrea Nucera, oggi latitante ad Abu Dhabi, ha presentato una memoria difensiva e, di conseguenza, il pm Ubaldo Pelosi ha chiesto un rinvio per poter analizzare il documento.
Una richiesta che è stata accolta dal giudice che ha fissato una nuova udienza. Per Nucera, che è difeso da Franco Coppi, il principe dei penalisti italiani, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati di bancarotta fraudolenta ricorso abusivo al credito e vari reati fiscali.
Oltre all’imprenditore, la sua compagna Simona Musso (anche lei latitante negli Emirati), sono coinvolti nel procedimento penale altre 26 persone tra cui banchieri, commercialisti, periti di istituti bancari e quelli che secondo l’accusa erano prestanome dello stesso Nucera.
Gli inquirenti hanno indagato su una ventina di fallimenti di società costituite da Nucera dalla fine degli anni ‘90 dopo la creazione della Geo. Utilizzando società estere (di diritto e off shore), secondo il pm Pelosi, Andrea Nucera sarebbe riuscito a portare all’estero ingenti capitali. La tesi della Procura è che più che un imprenditore edile Nucera fosse specializzato nell’acquistare operazioni immobiliari in itinere e portarle a termine ottenendo finanziamenti dalle banche con perizie sovrastimate.