Temi caldi

Cisa e Cittadini Stanchi chiamano a raccolta gli albenganesi: “Risolviamo insieme i problemi della città”

Domani sera, alle 21, al bar Namasté di viale 8 Marzo, andrà in scena un incontro pubblico

Albenga - veduta aerea
Foto d'archivio

Albenga. Sicurezza (con tanto di esposto indirizzato alle istituzioni competenti), acqua pubblica, problematiche dell’albenganese e una raccolta fondi. Sono questi i temi caldi che saranno al centro dell’incontro pubblico, organizzato dal gruppo Cittadini stanchi e dal movimento Cisa di Albenga, che andrà in scena domani sera, alle 21, al bar Namasté di viale 8 Marzo.

La riunione sarà incentrata principalmente su tre argomenti, come ha spiegato il vicepresidente del Cisa Angelo Pallaro: “Parleremo di sicurezza e presenteremo l’esposto che, nei prossimi giorni, invieremo a tutte le istituzioni competenti: i cittadini sono studi, è ora di agire. Quindi, affronteremo la tematica dell’acqua pubblica, con un focus sulla depurazione ad Albenga, tema particolarmente sensibile all’ombra delle torri ingaune. Stiamo organizzando, inoltre, una raccolta fondi per la bambina marocchina che ha recentemente perso una mano a dimostrazione che Albenga non è razzista e i suoi cittadini hanno il cuore grande.

Ma le tematiche da dibattere non sono finite.

“Daremo voce ai cittadini, che potranno intervenire raccontando i vari problemi vissuti in città, in modo da dare voce a tutti”, – ha aggiunto Pallaro. – Il nostro motto è ‘Vivi Albenga’: non siamo sceriffi, ma semplici albenganesi che vogliono migliorare la qualità della vita della città. Il problema non è il comune né tantomeno le forze dell’ordine, con cui collaboriamo proficuamente segnalando sempre episodi di criminalità”.

“Colgo l’occasione per ringraziare proprio il comune, nella persona del sindaco Giorgio Cangiano, che incontro di frequente e che prova, nei limiti delle sue possibilità, a darci sempre una mano. Un grande grazie anche ai carabinieri, in particolare al maggiore Pizziconi e al tenente Rossi, due persone stupende che lavorano per il bene di Albenga”, ha concluso Pallaro.

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