Visite guidate

Carcare, l’isola ecologica festeggia un anno di attività e apre ai cittadini

I carcaresi hanno avuto la possibilità di fare un tour dell'impianto per conoscerne più da vicino il funzionamento

Carcare. L’isola ecologica del Comune di Carcare festeggia il suo primo compleanno: era infatti il 29 ottobre del 2016 quando veniva inaugurata e iniziava il suo servizio nei giorni successivi.

Un anno di esercizio è sufficiente a tracciare un primo bilancio, non a caso in questi giorni l’amministrazione comunale ha promosso una serie di visite guidate con i cittadini, proprio all’interno del centro di raccolta dei rifiuti. Singolare il nome dell’iniziativa che rievoca il romanzo avventuroso dell’autore francese Jules Verne, “il giro dell’isola ecologica in 15 minuti”, ma l’occasione è stata anche quella di far circolare opuscoli informativi contenenti istruzioni per sfruttarla nel modo ottimale. La gestione è affidata all’azienda FG Riciclaggi di Claudia Busca.

L’assessore alle attività produttive del Comune di Carcare Christian De Vecchi spiega: “Il bilancio è assolutamente positivo, i carcaresi la sfruttano apprezzandone, in particolar modo, l’utilità del servizio e la professionalità dei gestori. L’isola ecologica completerà il ciclo della raccolta differenziata dei rifiuti urbani che, in questi giorni sta estendendo il servizio ‘porta a porta’ all’intero territorio comunale”.

“I volumi di rifiuti ‘particolari’ raccolti dall’isola sono importanti, la domanda che sorge spontanea è: dove sarebbero diversamente finiti? Una parte avrebbe seguito il percorso del ritiro a domicilio degli ingombranti, mentre un’altra parte sarebbe finita nei cassonetti indifferenziati del ciclo urbano, per poi seguire la via della discarica di Vado Ligure quella che in termini economici influisce maggiormente dal punto di vista economico. La battaglia per il progresso da attuare a Carcare, nel corso del 2018 e anni a seguire, sarà quella di aumentare la qualità del rifiuto differenziato raccolto per meglio venderlo ai riciclatori e ai consorzi” conclude De Vecchi.

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