Appello dell'anpi

Cairo, dalla minoranza l’invito a prendere le distanze dalle apologie del fascismo

Il gruppo capeggiato da Matteo Pennino presenta un ordine del giorno contro la cosiddetta "marcia su Roma" del 28 ottobre

Gruppo minoranza Cairo Pennino

Cairo Montenotte. Anche il gruppo di minoranza “Matteo Pennino per Cairo” si attiva per portare in Consiglio comunale l’appello dell’Anpi contro la “marcia su Roma” in programma il 28 ottobre di stampo fascista.

“Condividendo l’invito che l’Anpi ha esteso ai gruppi consiliari, ai partiti, alle forze democratiche, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni e a tutti i cittadini affinchè prendano apertamente posizione di contrasto con l’escalation di tipo neofascista e razzista che si sta verificando nel Paese ed in Europa, a partire dalla richiesta alle Istituzioni pubbliche preposte al fine di far assumere i provvedimenti necessari a proibire la preannunciata manifestazione del 28 ottobre  in quanto in aperta violazione delle leggi e della Costituzione che vietano l’apologia del fascismo in ogni sua forma, chiediamo al sindaco Paolo Lambertini e alla sua giunta di farsi carico del mantenimento della memoria storica e di promozione della cultura democratica ed antifascista, nonchè a rigettare qualunque tipo di presenza o manifestazione sul territorio comunale di organizzazione che si ispirano al fascismo, coordinandosi con tutte le istituzione preposte”, spiegano i consiglieri Matteo Pennino, Alberto Poggio e Giorgia Ferrari.

“Siamo preoccupati per una serie di atteggiamenti tenuti da alcune forze politiche e da una parte della società italiana che sempre più frequentemente, con dichiarazioni e manifestazioni richiamano esplicitamente il fascismo ed il nazismo o, peggio, li esaltano, ripresi peraltro da alcuni media, dove si ritrovano immagini, simboli, documenti, cimeli, discorsi e pubblicazioni smaccatamente fascisti, che rimarcano un ritorno, non strisciante ma ostentato, alle minacce di stile squadrista e, in ultimo, al proposito di rievocare la marcia su Roma – proseguono dal gruppo di opposizione – La nostra è indignazione per il clima che pare far tornare in maniera prepotente e pericolosa l’odio per lo straniero, l’apologia della forza, il negazionismo dell’olocausto, l’esaltazione dell’individualismo, la minaccia ed il sopruso come prassi politica, l’insofferenza verso le istituzioni democratiche, l’avversione a forme di integrazione europea ed il dileggio dell’associazionismo solidale e anche quando non si propugna direttamente la ricostituzione del partito fascista e la sua ideologia, alimenta comunque una pericolosa sottovalutazione degli effetti culturali o, peggio, traspare una connivenza interessata, nel tentativo di ridurre tutto ad un magma indifferenziato nel quale non si possa più cogliere la differenza tra chi si schierò dalla parte della democrazia e della giustizia da chi si è schierato per l’oppressione e la violenza”.

 

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