Rinvio

Albenga, suspense sul futuro del Campanellino: il Tar ha rinviato la sua decisione

Prosegue il contenzioso tra gli ex gestori del bar tavola calda e il comune. Anfass e Jobel restano alla finestra

chiosco peter pan
Foto d'archivio

Albenga. Camera di consiglio, questa mattina, al Tribunale Amministrativo della Liguria per il ricorso presentato dalla precedente gestione del bar tavola calda Campanellino contro il comune di Albenga.

Il giudice, dopo aver ascoltato gli avvocati di entrambe le parti, si è però riservato di comunicare solo tra qualche giorno la sua decisione sulla sospensiva contro la delibera per l’assegnazione dell’immobile ad Anfass e cooperativa Jobel.

Nonostante il comune abbia già svolto alcuni interventi di ristrutturazione all’interno del chiosco del parco Peter Pan, dunque, tutto resta fermo. E prosegue l’attesa della cooperativa Jobel e dell’associazione Anfass, che all’interno del Campanellino darebbe vita al progetto “Nonunomeno”, coinvolgendo 25 ragazzi con disabilità, supportati costantemente nell’inserimento lavorativo da responsabili e operatori qualificati.

Nel frattempo è stata interrotta anche la trattativa di acquisizione degli arredi interni di proprietà dei vecchi gestori da parte di Anfass, che attraverso l’associazione Addha ne aveva già acquistato quasi la totalità.

“Se non riuscissimo a realizzare il progetto Nonunomeno per noi sarebbe un danno incredibile, – ha dichiarato il presidente di Anfass Luca Ansaldo. – Ovviamente se l’iter dovesse fermarsi in modo definitivo richiederò pubblicamente agli ex gestori del Campanellino la restituzione dei soldi già erogati dalla fondazione Addha per l’acquisto degli arredi”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.