Sotto accusa

Albenga, dossier di FI e Lega contro Teknoservice: “Sanzioni ridicole, ora il Comune rescinda il contratto”

Ciangherotti, Perrone e Guarnieri hanno elaborato un fascicolo su segnalazioni, interventi e sanzioni dal 2014 ad oggi

Albenga. Un fascicolo contro Teknoservice unito alla richiesta a gran voce di rescissione del contratto. Questa la durissima presa di posizione assunta questa mattina dai consiglieri comunali di Forza Italia, Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone, e dall’ex sindaco leghista Rosy Guarnieri contro il Comune di Albenga che, rivelano, “nonostante i disservizi vuole prorogare l’accordo fino a maggio 2019”.

L’azienda incaricata dello spazzamento e della raccolta rifiuti finisce dunque, ancora una volta sul banco degli imputati, e questa volta nel modo più eclatante possibile. I consiglieri di minoranza esibiscono infatti un “maxi assegno” marchiato Pd recante la cifra di 20 milioni di euro, ossia – sostengono – “quella che i cittadini hanno pagato a Teknoservice senza ricevere servizio adeguato in cambio”. E nel fascicolo, insieme al progetto operativo dello spazzamento ed al contratto in essere tra l’azienda ed il Comune, ci finiscono anche le sanzioni comminate a Teknoserice: “Solo 13.632 euro, nonostante centinaia e centinaia di lamentele dei cittadini”.

Le critiche principali riguardano proprio la spazzatura e la pulizia della città. “Siamo sorpresi dalle ultime dichiarazioni di Vio in risposta alle denunce dei cittadini – affermano i consiglieri di centrodestra – ogni volta che solleviamo un problema è perché ci segnalano le cose. Ognuno di noi ha trovato problemi e li ha denunciati nel corso degli anni: siamo andati a rivederci gli interventi dal 2014 ad oggi e i tanti problemi emersi, e li abbiamo raccolti in un dossier perchè è opportuno sgombrare il campo da ogni dubbio”.

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Leggendo il fascicolo, che parte dal 2014 (“anche se già nel 2013 con sindaco Guarnieri erano già state fatte multe”) emerge come le sanzioni comminate dalla nuova giunta in questi quattro anni siano state solamente 18: cinque nel 2014, tre nel 2015, otto nel 2016 e due (finora) nel 2017. A cui vanno aggiunte altre due sanzioni decise nel 2014 dal prefetto di Savona. “Così poche sanzioni a fronte di così tante segnalazioni – tuonano Ciangherotti, Perrone e Guarnieri – in più alcune sono ridicole e non hanno nemmeno a che vedere con lo spazzamento o la raccolta rifiuti. Colpisce, ad esempio – accusano ancora – che i cittadini abbiano più volte segnalato il mancato passaggio degli addetti o dei macchinari. Eppure il progetto operativo di pulizia strade mette in chiaro, nero su bianco, cosa devono fare”.

“Perché non si è fatta la rescissione del contratto prevista nel capitolato? – tuonano i tre consiglieri – Quel contratto lo abbiamo fatto noi quando amministravamo, quindi a maggior ragione un’altra amministrazione se non si trova bene e vede che non vengono rispettati i progetti deve rescindere. Per quattro anni ci siamo sentiti dire che la colpa era nostra: come tutti i contratti può avere carenze, ma un contratto che non prevede la pulizia non può esistere”. L’elenco delle mancanze si sussegue: “Non può esistere un bando che non prevede la pulizia dei cassonetti (mai fatta, eppure prevista). Le strade devono essere lavate ogni 15 giorni, almeno i vicoli del centro storico, sono davvero indecenti. Se questi paletti non vengono rispettati bisogna dire ‘Arrivederci e grazie’. Il 2017 è stato l’anno peggiore”.

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In caso di mancato rinnovo a Teknoservice, si sussurra in città, potrebbe entrare in gioco la Sat di Vado Ligure: c’è chi giura che qualcuno sia già venuto a fare un sopralluogo. Ma il timore dei consiglieri di minoranza è che invece a Teknoservice possa essere accordata una proroga: “Il bando non ci sarà, i tempi non ci sono – è l’allarme – quindi il Comune farà un proroga di 2 anni fini a maggio 2019 alle condizioni attuali. Inevitabile quindi che l’azienda non faccia grandi investimenti. E poi una società che ogni sei mesi cambia dirigenti non è seria… li mandano via, arriva quello nuovo, va bene per qualche giorno e poi basta, il vuoto. Per questo chiediamo di avviare tutte le procedure per la rescissione del contratto. Altrimenti i cittadini possono tranquillamente rifiutarsi di pagare la Tari, se il servizio non viene eseguito come si deve”.

“Ci sono una quarantina di vie che hanno la sfortuna di essere servite da una macchina vecchia e le altre da una nuova, ma tutti ricevono multe allo stesso modo… ma non ha senso fare multe laddove la qualità del servizio è scandalosa. Anche il porta a porta ormai lo fanno solo le frazioni, nel centro urbano si è tornati a fare come prima. E’ chiaro che qualcosa non funziona – conclude Ciangherotti – L’assessore Vio si doti di bicicletta e giri per il capoluogo e le frazioni per vedere con i suoi occhi quello che è evidente: le strade sono sporche”.

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