Volto noto

Vende la sua Ferrari, ma gliela pagano a metà: l’ex calciatore Christian Panucci vittima di truffa

L'attuale ct della nazionale albanese questa mattina è stato sentito in tribunale come testimone nel processo che vede a giudizio i due presunti responsabili del raggiro

Christian Panucci

Savona. La sua presenza in tribunale, questa mattina, non è passata inosservata. A testimoniare in un processo per truffa, come parte offesa, c’era infatti l’ex difensore di Milan, Roma e Real Madrid (solo per citare alcuni dei club dove ha militato) ed oggi ct della nazionale albanese Christian Panucci.

La vicenda che vede il calciatore savonese come presunta vittima di un raggiro risale al 2013 e ruota intorno alla vendita di una Ferrari 599. Secondo la tesi della Procura, Panucci aveva trovato l’accordo (attraverso la sottoscrizione di un preliminare di acquisto) per vendere la fuoriserie ad un imprenditore viterbese, Matteo Leporatti, alla cifra di 110 mila euro, ma dopo aver incassato un acconto di 54 mila ed aver consegnato l’auto non ha più ricevuto il saldo, che doveva essere versato a rate.

A giudizio, con l’accusa di truffa in concorso con Leporatti, è finita anche una donna, Eleonora Atzori, all’epoca legale rappresentante di una concessionaria, la “Auto Vogue”, che era subentrata nella compravendita della Ferrari ed aveva poi trasferito la vettura in Germania (sarebbe stato l’imprenditore a proporre al calciatore di rinnovare il contratto sostituendo il contraente per risparmiare sull’imposta di bollo).

Sempre secondo quanto accertato dalla Procura, Panucci, attraverso il suo legale, aveva firmato il nuovo contratto al quale erano allegati anche cinque assegni per il pagamento dell’auto, ma al momento di incassare il primo era risultato insoluto. A quel punto il calciatore aveva denunciato tutto ed era partita l’indagine che è stata seguita dalla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza della Procura di Savona.

Questa mattina, in aula, Panucci ha quindi testimoniato davanti al giudice Filippo Pisaturo. Nel corso della sua deposizione, di fatto, ha confermato quanto aveva già ricostruito nella sua querela, ovvero che aveva trovato l’accordo per vendere la sua Ferrari 599, ma poi ha finito per non vedere tutti i soldi che avrebbe dovuto incassare. Dopo l’audizione del calciatore, il processo è stato rinviato al prossimo giugno.

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