Presa di posizione

Urbe nel Parco del Beigua, Antoci: “Nessun passo indietro, offensiva di Vaccarezza solo politica”

Il primo cittadino interviene sulla polemica e ribadisce la volontà della sua amministrazione, mentre la minoranza insorge: "Non è più possibile dissentire?"

parco beigua
Foto d'archivio

Urbe. Polemica intornoa all’ingresso di Urbe nel parco del Beigua: adesso parla il primo cittadino Fabrizio Antoci. Dopo i numerosi interventi di altri esponenti politici, del presidente dell’ente parco, ora sulla questione interviene il sindaco di Urbe per fare alcune precisazioni.

“Rinnego il passo indietro che mi viene addebitato rispetto alla Delibera di Consiglio Comunale con la quale la mia amministrazione, lo scorso aprile, ha votato la richiesta di Adesione al Parco del Beigua. La richiesta, peraltro tardiva, di referendum consultivo è al vaglio del Segretario Comunale, se ne parlerà. Intanto nessun passo indietro, ci mancherebbe, anzi passi avanti. Oltre duemila firme raccolte in questi mesi, firme di residenti, di non residenti proprietari di case e terreni ad Urbe, di villeggianti e di turisti: tutti innamorati del nostro splendido territorio e convinti, come noi, dell’importanza di entrare a far parte di un Parco Unesco, l’unico Parco Unesco della Liguria” spiega il sindaco.

“Importante perché il Parco, azzerate le comunità montane, è l’unico Ente che può fare da collante e da coordinamento nelle politiche di sviluppo, di turismo e di valorizzazione del territorio del nostro entroterra. Urbe è immersa nel Parco del Beigua ma è l’unico comune che ne è esclusa con tutti i disagi di questa situazione: niente certificazione ai propri alberghi, ristoranti e b&b, niente marchio ai propri prodotti tipici, niente visibilità sui siti e sulle pagine dei social network del Parco. Ed inoltre nessuna manutenzione e segnaletica per una parte dei nostri sentieri e per le nostre aree picnic perché questi servizi il parco li fa gratuitamente solo ai Comuni aderenti. Questi comuni, Arenzano, Cogoleto, Varazze, Genova, Masone, Campoligure, Rossiglione, Tiglieto, Sassello e Stella hanno detto tutti un convinto si alla nostra richiesta di entrata nel Parco già nello scorso maggio. L’iter tecnico della nostra richiesta, a carico degli uffici del Parco, si è poi concluso positivamente a fine agosto e giace sul tavolo della Regione pronto per essere approvato” aggiunge Antoci.

“Per questo adesso si è scatenata l’offensiva di Vaccarezza, un’offensiva tutta politica, finalizzata non al bene del territorio ma solo a giochi di potere. Una partita esclusivamente politica perché, come più volte detto, a diventare zona di Parco Naturale sarebbe solo il 2% del territorio di Urbe, sul restante 98% si potrà continuare ad andare a caccia. Questo 2% peraltro include anche la vasta zona dell’area picnic del Faiallo, zona meravigliosa ma di nessun valore venatorio e già soggetta a tutti i vincoli ambientali in quanto già zona ZPS e SIC. Tutto il Comune se ne gioverebbe, diventando Comune del Parco senza alcun ulteriore vincolo ne’ per privati ne’ per aziende” sottolinea il primo cittadino.

“Noi rappresentiamo una lista rigidamente civica – senza alcuna bandiera se non quella della difesa del territorio – ma pronti al dialogo con qualsiasi forza politica che comprenda quanto sia importante la sopravvivenza delle realtà rurali come Urbe e supporti ogni tentativo di sviluppo e di rilancio. Nella maggioranza in Regione abbiamo trovato validi interlocutori, attenti alle esigenze dell’entroterra, con i quali già collaboriamo fattivamente per la strategia delle Aree Interne e con i quali siamo disponibilissimi a cercare soluzioni ma sempre con l’obiettivo non trattabile dell’entrata di Urbe nel Parco. Viceversa ci batteremo fino all’ultimo con chi, come Vaccarezza, ce lo vuole impedire dicendo grossolane bugie, tipica modalità di fare politica ‘sporca’ lontana anni luce dal nostro modo di pensare e di agire. Siamo disponibili fin da subito ad un dibattito pubblico dove Vaccarezza ci spieghi di quali ‘vincoli di legge’ vada cianciando” conclude Antoci.

A fare la voce fuori dal coro, dal Comune di Urbe, ci pensa il Capo Gruppo di Insieme per Urbe Lorenzo Zunino che dice: “Urbe nel Parco…è ancora possibile dissentire? Sembra di no…infatti sulla pagina Facebook del Comune e in Comunicati stampa successivi il sindaco definisce porcherie e giochi politici il libero pensiero e dissenso sull’ingresso di Urbe nel Parco del Beigua da parte di una larga parte della popolazione residente, dei gruppi di opposizione e del Consigliere Regionale Angelo Vaccarezza che da sempre si è dimostrato sensibile alle problematiche di chi vive nell’entroterra con molte difficoltá. Anche in questo caso ha dato la sua disponibilità consapevole dell’inutilità dell’adesione ad un Parco che non porta nulla alla Comunità residente di Urbe”.

“Forse giova a qualche a qualche attivitá privata? Inoltre il Sindaco scrive che la Sua Amministrazione è rigidamente civica, forse solo ora perchè in Regione governa il Centro Destra? Colgo l’occasione per ringraziare in particolare l’amico Angelo Vaccarezza e gli altri Amministratori che ci sostengono in questa battaglia per la gente di Urbe che nulla hanno a che fare con porcherie e intrighi menzionati dal Sindaco Antoci” conclude Lorenzo Zunino.

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