Reazione

“Stupratori di Rimini a casa Boldrini”, il Pd di Savona: “Camiciottoli insulta le istituzioni della Repubblica”

Anche la segreteria provinciale del Pd si scaglia contro il sindaco di Pontivrea

matteo camiciottoli pontinvrea

Savona. “Se il sindaco desidera farsi (improbabile) pubblicità politica, si dimetta e cessi di calpestare le istituzioni con bieca propaganda”. Dopo il capogruppo in consiglio regionale, Raffaella Paita, anche la segreteria provinciale del Pd di Savona prende posizione nei confronti del primo cittadino di Pontinvrea Matteo Camiciottoli, che due giorni fa su Facebook aveva proposto di dare al branco dello stupro di Rimini gli arresti domiciliari “a casa della Boldrini”.

“Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari gli mette il sorriso… che ne pensate?”, recitava il testo del post ora cancellato. Una provocazione che ha avuto grande eco, poiché molti hanno letto in quelle parole un implicito augurio alla presidente della Camera (nota per le sue battaglie in difesa degli immigrati) di essere stuprata a sua volta.

A scagliarsi contro Camiciottoli sono ora gli esponenti della segreteria provinciale del Partito Democratico di Savona, che in una nota scrivono: “Apprendiamo con sgomento quanto espresso dal sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli sui fatti di Rimini che scrive: ‘Diamogli i domiciliari a casa della Boldrini magari gli mette il sorriso’. Ci associamo alla condanna senza appello dei fatti esecrabili degli stupri di Rimini, come peraltro hanno prontamente fatto la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Rimini annunciando l’intenzione di costituirsi parte civile al processo, ma non possiamo tacere l’imbarbarimento istituzionale da parte di chi le istituzioni dovrebbe rappresentarle”.

“Spiace davvero sentire accostata la comunità di Pontinvrea alle inqualificabili frasi pronunciate dal proprio sindaco, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e l’istituzione, avendo giurato sulla Costituzione repubblicana all’atto dell’insediamento, con tutto ciò che ne consegue. Parole come quelle del sindaco di Pontinvrea non possono essere derubricate a banale provocazione perché offendono tutte quelle donne che sono state vittime di abusi e che affrontano percorsi dolorosissimi per poter superare i traumi conseguenti alle violenze; possiamo garantire a Camiciottoli che ‘mettere il sorriso’ a queste donne, per usare una sua espressione, è tutt’altro che semplice”.

“Di certo, chi insulta la presidenza della Camera dei deputati e quindi le istituzioni, non può più svolgere il ruolo di coordinatore della consulta regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani che rappresenta 181 piccoli Comuni liguri e pertanto ne chiediamo le dimissioni. Siamo certi che tutte le forze politiche democratiche saranno d’accordo su questa richiesta, a partire dal centrodestra del presidente regionale Toti, che ad ogni piè sospinto, va raccontando di una proposta politica di un centrodestra moderato e rassicurante, che certo non può essere compatibile con le posizioni del leghista Camicciottoli”.

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