Lettera al direttore

Viaggiare

Savona e i collegamenti sulle lunghe distanze coi bus: l’analisi dell’ingegner Mazzetta

In occasione della settimana europea della mobilità, l’esperto savonese ha fatto alcune riflessioni su uno dei mezzi più utilizzati per gli spostamenti

flixbus
Foto d'archivio

I dati relativi al trasporto attraverso le autolinee “Flixbus” sono in crescita anche a Savona. Non c’è da stupirsi, se si considera anche lo sviluppo che queste linee hanno trovato negli ultimissimi anni: è un fenomeno che ha riguardato anche altri vettori, e che potrebbe quasi essere definito “di moda”. Allo stesso tempo, se si vuole parlare del caso specifico di Savona, stiamo purtroppo parlando di una provincia emarginata dal punto di vista ferroviario, in cui il viaggiatore desiste da quella scelta di un mezzo storicamente affermato come il treno, verso molte destinazioni ormai non più competitivo.

A distanza di quasi un anno da quando cercai di sensibilizzare i media e le istituzioni di riportare almeno a Savona il servizio veloce che collega Genova alla Capitale (che poi segue molto da vicino la traccia del servizio Savona-Roma attivo negli anni 90), poco o nulla è cambiato. Nel contempo, è Flixbus a collegare direttamente alcune città del Centro Italia a Savona, ed ecco l’inevitabile successo. Vale naturalmente anche per gli operatori dei collegamenti “storici” che da molti anni servono le località della Riviera, spesso con servizi capillari che percorrono la SS1 Aurelia al servizio delle tante località balneari savonesi e imperiesi. Sembra un settore in via di risveglio, per territori che nei problemi di mobilità annaspano. La start-up TransportAlp ha proposto l’orario cartaceo proprio per coloro che valutano questo mezzo alternativo sia al treno che all’auto privata, con una scelta che cerca di andare incontro all’ambiente e allo stesso tempo che segue una nuova moda. Una moda che poi nuova non è, che personalmente preferisco definire un ritorno, perché nel corso del Novecento era un modo di viaggiare affermato, che in alcune aree del Paese non è mai tramontato. Naturalmente, c’è anche chi è scettico verso questo mezzo di trasporto. Il mio parere personale è: “è meglio un autobus da 13 metri o una fila di una trentina di auto? Preferisco il mezzo collettivo, che a pieno regime può trasportare una sessantina di persone.” E so che a condividere la mia opinione sono in molti.

L’orario di TransportAlp è stato distribuito nelle province di Savona, Genova e Cuneo (oltre a contatti avuti anche su altre province) e si sta lavorando su nuovi progetti per le prossime edizioni. Ricordo inoltre che in questa settimana (dal 16 al 22) in gran parte del Vecchio Continente sono in corso le manifestazioni per la “Settimana Europea della Mobilità”. In Italia risultino essere 110 le municipalità aderenti (nel 2016 aveva raggiunto la punta di 147). Spesso risultano essere buone occasioni per valorizzare l’attenzione verso l’ambiente delle città e avvicinare i cittadini a buone abitudini, come l’andare a piedi o in bici nei centri pedonalizzati, utilizzare i mezzi pubblici, proseguire sui processi di intermodalità della mobilità e via discorrendo. Tra le grandi realtà urbane/metropolitane vicine mi ha colpito l’assenza di Nice. Perchè? In realtà non è un’assenza: si tratta di un territorio metropolitano in una regione ad alta densità demografica, e in quel caso specifico vi è stata una significativa adesione per un territorio più vasto, osservando che sui trasporti ferroviari regionali TER viene proposta la carta di libera circolazione su tutta la rete ferroviaria della PACA a 5 euro per ognuno dei 3 giorni in cui è valida questa promozione, cogliendo l’occasione per promuovere il patrimonio culturale. Inoltre, gli utenti possono scoprire di più sulle novità che riguardano i trasporti regionali alle colazioni/aperitivi organizzati nelle stazioni regionali, tra cui anche la vicinissima Menton.

Nel frattempo, la Costa Azzurra risulta essere una meta gettonata per gli italiani che viaggiano in Flixbus. Appuntamento al 2018 per monitorare gli sviluppi.

Federico Mazzetta
ingegnere

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