Albenga. Riprende domani, alle 12, il servizio della “Tavola del cuore”. La mensa gestita dalla parrocchia del Sacro Cuore di Albenga (come ricordano sulle pagine dell’Avvenire in un articolo a firma di Eraldo Ciangherotti) è nata il 27 gennaio 2014, è aperta a tutti senza distinzione di razza, colore o fede, e vi si accede liberamente senza formalità se non quella di fornire la propria identità e provenienza.
Aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato, con ingresso alle 12 per il pranzo. Non viene fornita la cena. La mensa funziona grazie ai volontari che sono presenti ogni giorno: tre in cucina, tre al servizio ai tavoli, tre per le pulizie e 1 all’accoglienza.
“Altri volontari – spiega Claudio Tomat responsabile logistico e coordinatore direzionale della Tavola del Cuore – si occupano della fornitura dei materiali, spesso donati da supermercati, negozi, bar, contadini; altri ancora si occupano della conservazione delle stesse derrate alimentari nei frigoriferi. Sovente alcune volontarie si prestano alla pulizia e preparazione dei prodotti agricoli ricevuti in dono, talvolta in grosse quantità. Una cinquantina di volontarie si dedicano a fornire il dolce. Due per ogni giorno preparano una torta ciascuna”.
Il pranzo è costituito da primo, secondo, dolce e frutta. Gli utenti della mensa appartengono a moltissime nazionalità ed etnie: nordafricani (34 per cento), europei (23 per cento), sudamericani (2,8 per cento), asiatici (1,3 per cento), sudsahariani (4,4 per cento). In tre anni e mezzo di attività, sono stati forniti 32606 pranzi, di cui 16419 (50.4 per cento) a italiani e 16187 (49.6 per cento) a stranieri. Le persone transitate almeno una volta alla Tavola del cuore sono state 1023, di cui 353 (34.5 per cento) italiane e 670 (65.5 per cento) straniere.
“Questi dati confermano – aggiunge Tomat – che gli stranieri sono più saltuari e si spostano frequentemente, mentre un certo numero di italiani, tra cui diversi anziani, fruiscono pressoché quotidianamente della mensa”.
I volontari che ruotano nei vari turni sono circa un’ottantina, per un totale, in tre anni e mezzo di servizio, di 8403 presenze e di 16112 ore di servizio.