Operazione "viaje"

Portavano 36 kg di droga dalla Spagna all’Italia: 5 condanne fotogallery

Lo stupefacente valeva circa 1 milione di euro e sarebbe stato trasformato in 150 mila dosi: il carico era stato intercettato dai carabinieri di Savona

Savona. Si è chiusa con quattro patteggiamenti e una condanna in abbreviato l’udienza preliminare che vedeva imputati Gaetano Di Maio, 55 anni, Cosimo Carenza, 45, entrambi di Varese, Luca Maximiliano Garcia, 22, argentino, Rachid El Gharbaoui, 51, e Noura Ansary Belfkih, 43, entrambi marocchini, i cinque finiti in manette nell’aprile scorso nell’ambito di un’operazione antidroga che aveva permesso ai carabinieri di sequestrare quasi 36 chilogrammi di droga sulla A10.

Di Maio ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato ed è stato condannato a tre anni e dieci mesi di reclusione e 24 mila euro di multa (per lui il giudice Maurizio Picozzi ha anche rigettato l’istanza di arresti domiciliari). Gli altri quattro hanno invece scelto di patteggiare: Carenza due anni e cinque mesi di reclusione e 17500 euro di multa, El Gharbaoui e Ansary Belfkih due anni e tre mesi di reclusione e 17500 euro di multa (entrambi sono stati scarcerati e dovranno rispettare un divieto di dimora in Liguria, Piemonte e Lombardia) e Garcia due anni di reclusione e 17334 euro di multa con la sospensione condizionale della pena (per lui sono stati revocati i domiciliari ed è tornato libero.)

I cinque erano finiti in manette nell’ambito dell’operazione battezzata “Viaje” durante la quale gli uomini dell’arma avevano sequestrato 24,5 chili di marijuana già pronti per il mercato e 11,5 chili di hashish sotto forma di ovuli, circa 150 mila dosi di droga, per un valore stimato dagli inquirenti tra gli 800.000 e il milione di euro.

I militari avevano intercettato il gruppo mentre trasportava il grosso carico di droga dalla Spagna all’Italia. La staffetta, partita da Gibilterra (dove lo stupefacente era arrivato dal Marocco), era composta da tre auto: una davanti e una dietro a fare da “scorta” a quella che trasportava il carico, destinato al mercato della Riviera e ai territori di Torino e Milano. Invece il loro viaggio era finito tra le braccia dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Savona (comandati dal capitano Alberto Azara e coordinati dal pm Daniela Pischetola) in un’area di servizio della A10 in cui si erano fermati a fare benzina.

operazione viaje traffico droga

Tutti dovevano rispondere dell’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nel bagagliaio dell’auto con il carico di droga, che era guidata dalla coppia di marocchini, mentre gli altri arrestati erano sulle auto di “scorta”, i militari hanno trovato l’ingente quantitativo di marijuana e hashish. A bordo dell’auto c’era anche un taser, uno storditore elettrico che, secondo quanto accertato dagli investigatori, i malviventi si portavano dietro per difesa visto che, in passato, avevano subito aggressioni da parte di altri trafficanti.

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