Patrimonio da riscoprire

Mallare, compie due anni l’associazione nata per valorizzare i beni artistici e architettonici

I dodici soci fondatori puntano anche sui prestigiosi edifici religiosi per promuovere il paese

santuario dell'eremita

Mallare. Compie due anni l’associazione per valorizzare e promuovere i beni artistici, architettonici e naturalistici del paese, presieduta da Pierluigi Cerruti. Nel 2015, infatti, dodici soci fondatori, che rappresentano tutte le realtà associative di Mallare, hanno dato vita ad un’intensa attività volta al recupero dei numerosi “monumenti” che necessitano di attenzione ma, anche, meritano di essere conosciuti e apprezzati oltre i confini comunali.

“Dal settembre di due anni fa siamo alla ricerca di fondi per proseguire nel nostro intento – spiega il presidente – A piccoli passi, abbiamo già restaurato la bussola in legno presente nella chiesa parrocchiale di San Nicola, mentre all’interno del santuario dell’Eremita (nella foto) è stato aperto un locale dove sono visibili i quadri degli ex voto, riportati agli antichi splendori grazie al prezioso intervento di un mallarese.

Per finanziarci mettiamo a disposizione oggetti dell’artigianato locale, che possono essere acquisiti attraverso libere offerte, abbiamo distribuito una quarantina di tessere associative e organizziamo appuntamenti conviviali o iniziative di varia natura. In un momento di crisi economica e di scarso aiuto da parte di istituzioni e della stessa diocesi di Mondovì, cerchiamo di contribuire con questa attività di volontariato a riportare in auge i nostri monumenti, non solo quelli architettonici e artistici, ma anche il patrimonio naturale dei nostri boschi, con la pulizia di sentieri per escursioni all’aperto”.

A Mallare, oltre ai due edifici religiosi più importanti, sono presenti anche cappelle di pregio, come quelle di San Sebastiano, San Bartolomeo, San Giovanni e San Lorenzo, nonché l’oratorio della Madonna della Neve e la parrocchiale di Montefreddo. Ma è il Santuario di Santa Maria della Rotonda che risale all’epoca romana e si trova in frazione Eremita, a cui si rivolgono gli sforzi maggiori.

Si stanno infatti raccogliendo fondi per restaurare la cappella laterale di Maria Vergine Addolorata, per il cui intervento servono 35 mila euro e in cassa ce ne sono già 15 mila. All’interno del santuario sono conservate due tele dei pittori Sternone e Visetti, mentre il crocifisso è opera dello scultore Maragliano. La statua in marmo di Nostra Signora della Misericordia è databile al 1601 e fu incoronata, per decreto del Capitolo Vaticano, nel 1876 dal vescovo della diocesi di Ivrea Luigi Moreno, nativo di Mallare.

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