Iniziativa

Laigueglia, al via la trasformazione dell’ex asilo Guardone in alloggi social housing

Operazione del Comune per valorizzare gli immobili di proprietà

asilo guardone laigueglia

Laigueglia. Valorizzare gli immobili di proprietà del Comune e al tempo stesso offrire la possibilità ai laiguegliesi di trovare alloggi dove poter abitare. Iniziative di carattere sociale che già in passato hanno conseguito risultati importanti: in questo caso il Comune di Laigueglia ha dato l’ok alla trasformazione dell’ex asilo Guardone di via Preve, un’operazione che prevede la realizzazione di abitazioni a canone moderato (“social housing”) o comunque di pubblico interesse, per andare incontro alle famiglie in cerca di una soluzione abitativa, ed in parte ad alloggi a libero mercato.

Il progetto di recuperare l’immobile deriva dal fatto che è stato accertato che le sue condizioni sono peggiorate a cominciare dalla cattiva conservazione della facciata. “L’edificio – viene precisato dal Comune – richiede un’accurata verifica tecnica a cura di personale qualificato e una serie di interventi per garantirne la sicurezza e renderlo nuovamente utilizzabile, e abbiamo pensato di renderlo fruibile a quelle famiglie che a Laigueglia sono in cerca di una sistemazione”.

Va ricordato infatti che le facciate dell’ex asilo sono state messe in protezione in modo provvisorio. L’intervento stimato dal Comune prevede una spesa di 766 mila euro, e a questo proposito l’amministrazione comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico ed economica redatto dall’architetto Mario Clemente Rossi di Imperia. Nella fattispecie si tratta di un’operazione suddivisa in due lotti: si tratta di affidare l’incarico della progettazione esecutiva e direzione lavori riguardante esclusivamente la messa in sicurezza dell’immobile e quindi procedere ad una variante al Puc resa necessaria dal cambio di destinazione d’uso e si potranno avviare i lavori di ristrutturazione.

Da precisare poi che non tutto l’edificio è di proprietà del Comune. L’immobile risulta in regime di “condominio”: sia il piano terra che il seminterrato, infatti, sono di proprietà di privati.

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