Patrimonio

I bimbi alla scoperta del mondo agricolo con Fattorie Aperte. Mai: “Fondamentale trasmettere la nostra cultura locale”

L'assessore regionale all'agricoltura ha visitato i Vivai Michelini di Borghetto

Le "fattorie aperte" a Borghetto
Foto d'archivio

Borghetto Santo Spirito. Educare all’alimentazione buona, sana e genuina per valorizzare le ricchezze dei prodotti tipici e far scoprire gli antichi saperi e sapori delle nostre eccellenze del territorio. Sono questi alcuni degli obiettivi di “Fattorie aperte”, l’iniziativa dell’assessorato all’agricoltura della Regione Liguria che quest’anno ha visto la partecipazione di 43 tra aziende agricole e agriturismi oltre a 6 ittiturismi per far conoscere alle famiglie liguri anche il mondo della pesca.

Le fattorie che hanno aderito all’edizione 2017 in provincia di Savona sono dieci. Tra queste ci sono anche i Vivai Michelini di Borghetto Santo Spirito, che questa mattina hanno aperto le loro porte a bambini (e genitori) curiosi di conoscere più da vicino il mondo dell’agricoltura della nostra regione. A far visita ai bimbi anche l’assessore all’agricoltura Stefano Mai.

Cerco di fare tappa nelle ‘Fattorie Aperte’, che sono un orgoglio per la Regione Liguria – ha detto Mai – Quest’anno siamo giunti alla nona edizione del programma, che prima si chiamava ‘Fattorie Didattiche’. Noi abbiamo ritenuto opportuno estenderlo ulteriormente per dare la sensazione che questi siano punti aperti al pubblico in cui si possa realmente capire e ricordare quali sono le nostre radici, le tradizioni contadine e quelle cultura locale che non bisogna abbandonare e che non si impara sui libri di scuola. Con queste iniziative cerchiamo di trasferire ai ragazzi più o meno giovani queste nozioni. Devo dire che anche io, volta per volta, imparo cose sempre nuove anche se provengo dall’entroterra. Questo significa che c’è una grande tradizione, una grande cultura, una grande professionalità e prodotti di eccellenza”.

“I Vivai Michelini sono una bella azienda di florovivaismo, professionalizzata nella coltivazione anche degli agrumi, piante molto importanti. Mi piace ricordare che anche a Savona c’è un progetto per la reintroduzione del chinotto. Sicuramente i Vivai Michelini saranno un attore principale in questo progetto”.

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La salvaguardia e soprattutto la trasmissione della peculiare cultura agricola ligure è uno degli obiettivi delle “Fattorie Aperte” organizzate quest’anno per la nona volta: “Noi vogliamo trasferire anche le sensazioni della nostra cultura contadina, del vivere all’aria aperta, e far capire come nascono i nostri prodotti di eccellenza, il lavoro e la fatica che ci sono dietro. Noi qui siamo in un’azienda in cui sono coltivate piante. Ma il programma vuole dare ai ragazzi l’occasione di addentrarsi maggiormente nell’entroterra e vedere quelle aziende che lavorano su campo, sulle nostre fasce coi bellissimi muretti a secco. Lì è possibile capire ancora di più la fatica che fanno queste aziende ed anche i risultati eccellenti che sono in grado di portare”.

Il titolare dell’azienda, Davide Michelini, ha aggiunto: “E’ un onore per noi essere una ‘Fattoria Didattic’a e far parte del circuito della Regione Liguria. Ci impegniamo molto su questo fronte. E’ molto bello poter raccontare il nostro lavoro ai più piccoli. E anche ai grandi: le nostre attività interessano molto anche ai genitori. Lavoriamo soprattutto con le scuole ma anche con le famiglie nel fine settimana. E’ bello raccontare i saperi dell’agricoltura e tutto quello che c’è nel nostro mondo”.

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“L’agricoltura è molto differenziata, è una parte fondamentale dell’economia ligure e credo che abbia un futuro molto importante se tutti noi siamo consapevoli del fatto che si tratta di un lavoro con grande cultura alle spalle e radicato nel territorio. Gli agricoltori sono i primi custodi del territorio e fare bene non solo al proprio settore, ma anche al turismo, al paesaggio e all’ambiente”, ha ricordato Michelini.

E la moglie di Davide, Viviana Siviero, è la curatrice dei progetti didattici che ogni anno (ma anche nel fine settimana) tengono impegnati i bambini di Borghetto e non solo: “Ci occupiamo di didattica da diversi anni e i laboratori ed i percorsi che creiamo di volta in volta sono sempre nuovi, in modo tale che non debbano mai ripetere la stessa esperienza. Per questa edizione abbiamo ideato un gioco che poi sarà inserito all’interno dei percorsi didattici rivolti alle scuole elementari. Si chiama ‘Gioco dell’Oca Spiterina’. I bambini sono divisi in squadre e ogni volta che raggiungono una casella sono chiamati a superare una prova che sia legata all’ecologia, al mondo verde o all’assaggio di frutta e verdura. Solo superando queste prove possono proseguire nel percorso. Ad esempio, hanno assaggiato frutta e verdura molto particolari che di solito non trovano sulla loro tavola; hanno svolto percorsi di abilità che terminano in una vasca tattile riempita con diversi materiali (come il nocciolino, che è lo scarto dei frantoi) con cui non vengono normalmente a contatto”.

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