Evasione

Albenga, è ai domiciliari e viene trovato fuori casa in orario non consentito: patteggia

L'uomo aveva un permesso di uscire, ma era fuori in un orario non previsto: al giudice aveva spiegato che era stata colpa dell'autobus in ritardo

tribunale savona

Albenga. Otto mesi di reclusione. E’ la pena patteggiata questa mattina da un trentenne marocchino, Ali Oukdim Ait, che lo scorso luglio era finito in manette per evasione. L’uomo era agli arresti domiciliari a Lusignano d’Albenga ed aveva un permesso per uscire per motivi di salute, ma i carabinieri lo avevano sorpreso fuori di casa in un orario non autorizzato.

Il nordafricano il giorno dopo l’arresto era stato processato per direttissima in tribunale e il suo arresto era stato convalidato. In aula l’uomo, che era assistito dall’avvocato Carlo Risso, aveva cercato di spiegare perché i militari lo avevano sorpreso fuori di casa in un orario non consentito.

In particolare, l’imputato aveva spiegato al giudice che, dopo essere stato nella struttura dove riceve la sua terapia, aveva atteso invano l’autobus che avrebbe dovuto riportarlo verso Lusignano, ma il mezzo pubblico era in ritardo.

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