Alassio. Non è mancata la bagarre politica tra maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale che ha sancito il ritorno alla presidenza del parlamentino alassino di Rocco Invernizzi, preceduta da giorni di scontri e polemiche. Questa mattina il Consiglio comunale ha preso atto della sentenza emessa dal Consiglio di Stato che impone l’annullamento della delibera con la quale era stato dato l’incarico alla consigliera Patrizia Nattero.
Lo stesso Invernizzi, dopo l’assoluzione per il caso giudiziario degli Zero Beach, era ritornato in consiglio, ma dai banchi dell’opposizione con il gruppo Agorà. Oggi l’approvazione dei due emendamenti riguardanti il suo rientro alla presidenza del Consiglio comunale a seguito del ricorso, accettato, dal Consiglio di Stato e che ha imposto all’ordine del giorno un provvedimento immediato.
Così Invernizzi si è alzato e si è diretto verso la sedia di presidente del Consiglio comunale, con la seduta sospesa per completare il “passaggio di consegne”. Quando il Consiglio è ripreso Invernizzi ha ringraziato la Nattero per il ruolo svolto nella sua “assenza forzata”, affermando la sua soddisfazione per la soluzione della vicenda. Tuttavia è tornato all’attacco, ribadendo la necessità di una modifica del regolamento e dello statuto comunale, eliminando le possibili interpretazioni distorsive che hanno alimentato il suo caso. Invernizzi ha consegnato il documento, già annunciato nei giorni scorsi, al sindaco Canepa e a tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza.
Concorde con questa esigenza è stato anche il consigliere comunale di minoranza Angelo Galtieri, capogruppo di “Insieme X”, che ha ringraziato lo stesso Invernizzi per aver sollevato la questione, con un “deficit di legalità” che dovrà essere sanato per evitare problemi in futuro e garantire un sano svolgimento delle attività istituzionali e dello stesso Consiglio alassino.
Nota di non poco conto in termini politici: l’assenza durante la seduta odierna del Consiglio comunale dell’ex vice sindaco Monica Zioni, ormai pronta a fare dura opposizione al sindaco e alla giunta guidata da Enzo Canepa.
Il primo cittadino alassino non si è voluto più soffermare sul caso, ribadendo: “Come già dichiarato più volte anche oggi in sede di Consiglio comunale, che tutti gli atti sono stati da noi concordati e realizzati sotto l’egida della Prefettura di Savona, che è organo di garanzia”.
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