Proprietà pubbliche

Al via nuova asta pubblica per vendere gli immobili savonesi di Arte Genova

Tra i beni l’ex edificio per la dialisi e l’ex residenza sanitaria in via Adelasia

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Savona. Parte oggi la nuova asta pubblica per la vendita del patrimonio immobiliare di Arte Genova secondo nuovi valori completamente aggiornati degli immobili che tengono conto della realtà del mercato immobiliare. In totale sono 23 i beni oggetto della vendita tra cui figurano edifici di vario tipo collocati in diverse zone della Liguria già appartenenti alla prima procedura di vendita avviata da Arte Genova nel 2014 e andata deserta.

Il nuovo bando di vendita prevede offerte sia per il blocco degli immobili al prezzo base di 62 milioni di euro sia offerte per i singoli cespiti. Sulla base della nuova valutazione effettuata da Arte il totale complessivo del prezzo di vendita è passato da 121 milioni di euro agli attuali 62, un dimezzamento del valore resosi necessario per andare incontro ad un mercato immobiliare completamente mutato. Le offerte potranno essere presentate fino alle 12 di venerdì 9 febbraio 2018.

I beni a Savona che sono stati messi in vendita risultano essere l’ex edificio per la dialisi in via Adelasia 20 (2,059 milioni di euro), l’ex residenza sanitaria in via Adelasia 22 (6,340 milioni di euro), il Centro Diurno Alzheimer e la ex RSA in via Calcagno 4 (2,980 milioni di euro).

“Abbiamo voluto dare un nuovo impulso al processo di alienazione del patrimonio di Arte aggiornando in diminuzione i valori di stima degli immobili, sulla base delle attuali condizioni di mercato – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Purtroppo, come si sa, Arte Genova è stata costretta ad indebitarsi dalla precedente amministrazione in maniera impropria per acquistare un patrimonio immobiliare e sanare il disavanzo sanitario, generando un indebitamento di 103 milioni di euro che sono serviti per acquisire gli immobili e valorizzarli. Un processo che ha portato ad un nulla di fatto in quanto la procedura di vendita dei beni, avviata nel 2014, non ha sortito alcun effetto ed è andata deserta”.

“Per andare incontro ad una situazione disastrosa, appena insediati abbiamo varato un fondo decennale a favore delle Arte liguri con una dotazione annua di 7 milioni di euro, destinati tra l’altro alla riduzione del peso degli oneri finanziari, derivanti dall’indebitamento e lo stanziamento di 5 milioni di euro per il recupero, a fini turistico ricettivi, dell’immobile di Villa Zanelli – continua Toti – Adesso, insieme ad Arte, stiamo proseguendo in un piano di rilancio e valorizzazione dell’Azienda regionale territoriale per l’edilizia, a partire dalla promozione della sua mission originaria e dal risanamento dei conti che passa anche da una revisione della valutazione dei beni posti in vendita”.

“L’avvio di un nuovo processo di alienazione dei beni di Arte servirà a immettere risorse preziose nelle casse dell’azienda utili per svolgere la funzione essenziale di ristrutturazione degli immobili, rimediando alla scelta disastrosa compiuta dalla precedente amministrazione”, conclude Toti.

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