Bagarre politica

Albenga, intitolazione via a Giuseppina Ghersi. MDP: “Si sfrutta la morte di una 13enne per denigrare la Resistenza”

"Il loro gioco preferito è l'uso dei morti per abolire la festa del 25 aprile"

giuseppina ghersi

Albenga. Anche il Movimento Democratici Progressisti – Articolo 1 di Savona prende posizione in merito alla proposta di Forza Italia di intitolare una via a Giuseppina Ghersi. “In questi giorni si sta sfruttando la morte di una giovane ragazza di 13 anni per una campagna più grande e di livello nazionale. Una campagna infima di denigrazione della Resistenza, diretta dall’alto, coltivata dal cortigiano – afferma il movimento – Il loro gioco preferito è quello dei morti, l’uso dei morti: abolire la festa del 25 aprile e sostituirla con una che metta sullo stesso piano partigiani e combattenti di Salò: questo è il loro obiettivo e noi a questo non ci stiamo”.

“È noto che cosa sia stato il fascismo in Europa e in Italia soprattutto nelle nostre zone: guerra, massacri, deportazione di ebrei e zingari, fino alle ultime stragi perpetrate dai servi dei nazisti della San Marco e dalle camicie nere nella nostra provincia – dichiara MDP – Rispetto a tale ideologia non ci può essere acquescenza né compressione alcuna. Riteniamo che i conti ideologici e politici con tale triste e funesta ideologia siano stati definitivamente chiusi il 25 aprile 1945”.

“Ciò nonostante esistono ancora nostalgici e reazionari incalliti che tentano in maniera subdola e capziosa non solo di screditare la Resistenza ma soprattutto di rivalutare o quanto meno relativizzare le colpe del fascismo e del nazismo – proseguono gli esponenti politici – Non vogliamo entrare nel merito delle dichiarazioni di esponenti dello pseudopartito Forza Nuova: non meritano un rigo, si commentano da sole”.

“Allo scopo di rivalutare si riportano tutta una serie di episodi, alcuni veri, altri di fantasia, che dimostrerebbero la presunta ferocia dei partigiani comunisti. Tale tecnica non è nuova, “il sangue dei vinti” dovrebbe in qualche modo coprire il fiume di sangue versato dalle vittime del fascismo. La repressione subita dai fascisti, dopo oltre vent’anni di stragi, carcere, confino e campi di concentramento subiti dagli antifascisti, dovrebbero occultare o quanto meno compensare tali fatti storici”, commentano ancora i vertici del movimento di sinistra.

“Tali tesi appaiono chiaramente risibili da un punto di vista storico, politico e morale. Sia chiaro che la nostra intransigenza politica e ideologica non offusca la nostra “pietas” per i morti anche del campo avversario. Anzi personalmente proviamo una umana pietà per coloro che sono morti per una causa sbagliata – dicono ancora – Ma il nostro umanesimo, ci rende evidente come la drammatica morte della ragazza Giuseppina Ghersi non possa e non debba essere strumentalizzata per infangare i valori della Resistenza e i sacrifici di coloro che, affrontando torture e plotoni di esecuzione, affermarono quei principi di libertà e umanesimo alla base della nostra Costituzione e della civile convivenza”.

“Intitolare una via o una targa commemorartiva alla giovane Ghersi e come infangare chi è morto per salvare il nostro Paese, chi è morto per colpa delle spiee fasciste che hanno portato alla fucilazione di migliaia di persone. Chiediamo a tutti gli antifascisti di disertare la cerimonia del 30 settembre a Noli, nessun esponente politico deve partecipare ad una manifestazione che dal pseudo partito neofascista viene definita come vittoria. Noi saremo in piazza il 14 ottobre a manifestare insieme a tanti cittadini i valori fondanti della nostra Costituzione, i valori antifascisti”, conclude il Movimento Democratici Progressisti – Articolo 1 di Savona.

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