Faccia a faccia

Tutela dei minori, Claudio Muzio (FI) incontra Catia Picherri di Rete Sociale Aps

Oggetto della riunione l’ordine del giorno presentato da Muzio e sottoscritto anche da Angelo Vaccarezza riguardante “il diritto dei minori a una famiglia”

Claudio Muzio Catia Pichierri

Regione. Ieri Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia e segretario dell’ufficio di presidenza, ha incontrato a Genova l’avvocato Catia Pichierri, responsabile nazionale dell’Ufficio Legislativo di “Rete Sociale Aps”, associazione senza fini di lucro presieduta dal senatore Lucio Malan, che si propone di offrire un nuovo modello di tutela in contesti familiari caratterizzati da situazioni di disagio minorile e devianze giovanili.

Oggetto della riunione l’ordine del giorno presentato da Muzio e sottoscritto anche dal presidente del gruppo di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, avente ad oggetto “il diritto dei minori a una famiglia”. Il documento verrà discusso in consiglio alla ripresa dei lavori nel mese di settembre.

“E’ stato un incontro molto positivo – dichiara Muzio – con una realtà associativa che sta portando avanti importanti iniziative, finalizzate a riportare nell’alveo previsto dalla normativa vigente a livello nazionale ed europeo il fenomeno dell’allontanamento dei figli dalla famiglia da parte della pubblica autorità. La legge 149/2001 sancisce chiaramente che il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito del nucleo familiare d’origine, nei cui confronti le istituzioni debbono disporre interventi concreti di sostegno e di aiuto. In quest’ottica, l’allontanamento dovrebbe costituire l’extrema ratio, un provvedimento residuale, e comunque un punto di partenza per conferire supporto alla famiglia, avendo come obiettivo il rientro del figlio”.

“L’ordine del giorno che ho presentato – sottolinea ancora Muzio – va proprio in questa direzione, invitando il presidente Toti e la giunta ad intensificare le azioni a sostegno dei nuclei fragili ed innovando le pratiche d’intervento nei loro confronti. In secondo luogo propongo la costituzione di una cabina di regia regionale per un monitoraggio efficace del piano di recupero delle situazioni familiari più disagiate; chiedo infine una specifica anagrafe regionale dei minori fuori famiglia”.

“Auspico che attraverso iniziative politiche come questa – dichiara Catia Pichierri – si possa tracciare una netta linea di cambiamento rispetto a quanto avveniva in passato ed avviene tutt’oggi in Italia in tema di protezione del minore e delle famiglie con disagio: non si può infatti parlare di tutela dei minori senza passare attraverso la tutela della relazione famigliare di ogni singolo minore. Un aspetto, questo, che sembra non esser stato preso nella debita considerazione, fino ad oggi, dalle politiche messe in campo dagli Enti locali”.

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