Quasi fatta

A Toirano la tradizionale “Sagra di San Rocco” per restaurare la cappella di Barescione

Martedì 15 agosto ci sarà la consueta “San Rocco Trail”, corsa campestre di 10 chilometri nei boschi delle colline toiranesi

San Rocco Toirano

Toirano. Inizia oggi, lunedì 14 agosto, e si concluderà mercoledì 16 agosto, la tradizionale “Sagra di San Rocco” che ogni anno anima la borgata Barescione a Toirano a ridosso di Ferragosto.

Così come avvenute nelle due precedenti edizione, anche quest’anno l’evento ha l’obiettivo di raccogliere fondi con i quali rimettere in sesto la chiesetta dedicata al santo di Montpellier che si trova nella borgata di Barescione, che necessita di alcuni interventi di ristrutturazione. Con gli incassi stimati per l’edizione 2017 gli organizzatori sperano di riuscire a raggiungere la cifra necessaria per restaurare almeno la facciata della chiesa.

Il menu di quest’anno prevede ravioli fritti, ravioli di boragine al ragù, tagliolini al pesto o al sugo di coniglio; salsiccia, spiedino, porchetta, coniglio alla ligure, acciughe fritte; patatine fritte, condiglione, fugassin; frittelle di mele, macedonia con gelato, dolci o gelato; vino rosso e bianco, birra. Le cucine apriranno a partire dalle 19 di ogni giorno.

Martedì 15 agosto la manifestazione sarà arricchite dalla consueta “San Rocco Trail”, corsa campestre di 10 chilometri nei boschi delle colline toiranesi. Iscrizioni a partire dalle 16.30 in via Cavour. Il 16 agosto, invece, si svolgerà la tradizionale messa delle 18. Tutti i giorni piccoli giochi di intrattenimento e musica itinerante.

La suggestiva cappella di San Rocco, posta in primo piano nella caratteristica piazza San Rocco, denota come da secoli questo luogo di culto abbia rappresentato per la comunità di Toirano e in particolar modo per la contrada di Barescione, un luogo di aggregazione sia devozionale che ludico. Basti notare la panca di “ciappe” (lastre di pietra) posa a rifinitura delle abitazioni circostanti usata dagli abitanti come comodo luogo per conversare o riposarsi dopo il pesante lavoro svolto nella circostante campagna.

L’oratorio si presenta con il tetto a capanna, sormontato dal campaniletto a vela. La facciata è decorata da una grande finestra lobata rifinita da elementi architettonici sotto alla quale è stata posta la statuina della Madonna di Misericordia del Santuario di Savona (pregata durante le epidemie) e dalle nicchie dipinte con le immagini dell’apostolo sulla sinistra (venerato principalmente sul monte Varatella poi chiamato San Pietro) e sulla destra San Rocco di Montpellier.

Il santo taumaturgo invocato per allontanare la propagazione della peste nera fu esempio di carità cristiana attraverso la sua vita di pellegrino e per le molte comunità contadine rappresentò un aiuto e un conforto contro le epidemie in genere. La cappellania di Barescione venne fondata da Pietro Durante il 16 agosto 1633, non a caso nel periodo in cui il morbo della peste imperversava soprattutto nel nord Italia. La costruzione si protrarrà per tutto il seicento con le aggiunte, soprattutto per le decorazioni interne che si conclusero solo nell’ottocento.

L’aula ad unica navata con volta a botte, ornata da tempere eseguite negli anni ottanta, quando ci fu il primo restauro, conserva sopra l’altare ottocentesco il dipinto ad olio raffigurante la Madonna con il Bambino con il santo di Montepellier in adorazione affiancato dal compatrono Pietro. Sopra il dipinto è scritto il motto latino “Chiunque troverà me troverà la vita” (Proverbi 8,35) attribuito alle grazie della Vergine Maria per mezzo di San Rocco suo strumento.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.