Precisazioni

La parola all’esperto: qualche vero o falso sulla “via ligure” ai nuovi obblighi sui vaccini

Il dottor Roberto Carloni, responsabile della struttura di Prevenzione di Alisa, spiega la "via ligure" al decreto Lorenzin

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Liguria. Scade il 10 settembre il termine per iscrivere i bambini fino a 6 anni ad asili nido e scuole materne e, in base al cosiddetto decreto Lorenzin, le famiglie dovranno sottostare all’obbligatorietà della vaccinazione da determinate malattie. Il tema è stato affrontato politicamente dalla Regione con quella che è stata definita una “via ligure”.

Come abbiamo raccontato più volte, negli ultimi giorni (quiqui e qui ad esempio) le cinque Asl, tra cui quella savonese, invieranno alle famiglie una lettera che certificherà se si è in regola con le vaccinazioni oppure se manca qualcosa, con tanto di appuntamento in ambulatorio per fare il vaccino, o in alternativa per un colloquio, nel caso ci fosse il dubbio che il piccolo possa riscontrare delle controindicazioni.

Questa misura, recentemente approvata anche dal garante della Privacy, è stata presa per semplificare la vita delle famiglie e dei dirigenti scolastici. Tuttavia, la questione ha generato parecchie domande e qualche falso mito. Abbiamo chiesto di aiutarci a fare chiarezza al dottor Roberto Carloni, responsabile della struttura di Prevenzione di Alisa, l’azienda sanitaria regionale.

Dottor Carloni, si dice che le lettere siano un modo alternativo per concedere a chi non voglia vaccinare i propri figli di iscriverli comunque all’asilo: vero o falso?
“Falso. E’ vero che ci sono nuclei familiari dove i genitori si dimostrano riottosi e magari c’è chi proverà a rinviare l’appuntamento con il medico, ma entro il 10 marzo dovranno comunque portare il certificato di avvenuta vaccinazione. Le Asl sono attrezzate per monitorare la situazione attraverso i suoi database. Sarà un lavoro impegnativo, ma faremo dei recall diretti ai genitori dei bambini che non risultano vaccinati, e dopo il 10 marzo partiranno degli avvisi, prima bonari e poi meno. Diciamo che non scappa nessuno”.

Ci sarà un aumento di bimbi non vaccinati a scuola e quindi di bimbi ammalati. Vero o falso?
“Falso, anche perché non ci sarà un aumento di bimbi non vaccinati”.

Ci spieghiamo meglio: sui gruppi Facebook relativi a No Vax e libera scelta gli utenti inneggiano alla soluzione delle lettere come se fosse stata creata su misura per loro, come scappatoia agli obblighi: vero o falso?
“Falso. Al contrario, la soluzione delle lettere sarà un modo per venire incontro soprattutto a chi i figli li ha già vaccinati e non dovrà quindi fare avanti e indietro tra scuole e ospedali per dimostrarlo. L’obbiettivo del sistema sanitario pubblico ligure è quello di mantenere una percentuale di vaccinazione accettabile”.

Si moltiplicheranno i contenziosi con le famiglie e le associazioni contrarie alle vaccinazioni: vero o falso?
“Vero, dal punto di vista organizzativo dovremo fare un grosso sforzo, è probabile che nascano delle cause legali. Ma siamo preparati. Lo sforzo più grande, però, deve essere quello informativo. La Regione sarà impegnata in tal senso. Anche il ministero ha impegnato dei fondi per fare campagne sul tema dei vaccini, ma forse non abbastanza, vedremo..”

Le vaccinazioni in Liguria sono moltissime. Vero o falso?
“Sono circa 200, 250 mila all’anno, compresi gli adulti, i richiami, le vaccinazioni professionali. Un numero enorme sì, e necessario”.

In Liguria la copertura di vaccinazione è attorno al 95%. Bene no?
“Siamo attorno al 94% – precisa il dottor Carloni – ed è una buona percentuale ma il rischio è dietro l’angolo. Pensiamo al morbillo. Stiamo perdendo circa 1000 vaccinati all’anno. Bambini che non vengono vaccinati perché i genitori preferiscono non farlo. Nel caso del morbillo la copertura è molto bassa, attorno al 82%, con punte negative del 78% in provincia di Savona. L’obbiettivo del sistema sanitario pubblico è di non scendere sotto il 95%”.

Il numero di genitori contrari alla vaccinazione dei figli sta crescendo. Vero o falso?
“Difficile dirlo. Credo che i social network abbiano portato allo scoperto qualcosa che era sotterraneo. Questo mi preoccupa. C’è un tentativo di sconfessare la figura istituzionale dei medici in nome di battaglie contro Big Pharma e altri discorsi di queso tipo. Ci sono sedicenti esperti che affermano che la scienza non è democratica. Il punto è che la scienza è scienza, si basa sui fatti: se 2 + 2 fa 4, farà sempre 4, anche se ci mettiamo a fare un referendum e decidiamo che il risultato è 5”.

Per finire. Ecco quali sono le vaccinazioni obbligatorie in base al decreto Lorenzin. L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi. Le vaccinazioni obbligatorie sono 10 (e non 12): antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b. Queste vaccinazioni diventano obbligatorie “in via permanente”. Altre 4 vaccinazioni sono invece obbligatorie “sino a diversa successiva valutazione” dopo una verifica triennale e sono: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Sono poi raccomandate e offerte gratuitamente in base alle indicazioni del Calendario vaccinale, altre 4 vaccinazioni: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus. Per effettuare i vaccini non sono necessarie 10 diverse punture, ma solo 2.

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