La stella di san lorenzo

La “combattente” Mannoia incanta Alassio, concerto sotto le stelle al Luca Ferrari

Un concerto di musica e riflessioni e una firma sulla piastrella del Muretto che andrà ad affiancare quella di Fossati suo amico di sempre

Alassio. Nella notte di San Lorenzo, al porticciolo Luca Ferrari, una stella della musica italiana ha illuminato il palco “Dalla parte della musica”. Fiorella Mannoia, dopo Francesco Gabbani, ha cantato davanti alla Luna e a quasi 2 mila persone. Una tappa della sua lunga tournée fatta di parole e canzoni. Dal saluto ai Fieui di Albenga che due anni fa le avevano consegnato la mitica “Fionda”, alle riflessioni sui diritti di ognuno di noi e soprattutto delle donne che vogliono vivere una vita libera, dolce e senza ingiustizie.

Lei, combattente da sempre, ha incantato Alassio tra musiche e emozioni in un concerto iniziato poco dopo le 21,30 finito con un bis, tanti fiori, applausi e la firma sul Muretto per una piastrella che sarà sistemata a fianco di quella del suo amico eterno Ivano Fossati.

Il cielo da ieri sera non è solo d’Irlanda, ma anche di Alassio e dei tanti “fratelli” di “Dalla parte della musica” che hanno saputo organizzare un concerto davvero memorabile, energico e coinvolgente grazie alla Marina di Alassio, al Comune e a ragazzi della Protezione Civile e alle forze dell’ordine. Organizzazione impeccabile, macchina ben oliata, senza imprevisti che ha trasformato il piazzale del Cnam, in una location inedita per un concerto, già sperimentata con successo lo scorso anno quando al Luca Ferrari arrivò Massimo Ranieri.

Ma ieri sera sul palco c’era lei, Fiorella Mannoia. Non solo combattente anche “operaia” al cinema. Ha cantato e raccontato delle soddisfazioni raccolte quest’anno e sono tante. Ha sottolineato la partecipazione al film “7 minuti” di Michele Placido e anche del fatto che quando ricevette la mail pensò a uno scherzo e non rispose. Per il cinema ha anche scritto la colonna sonora di “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese in cui ha messo in musica le difficoltà di una relazione che sopravvive ai silenzi e alle insidie dove alla fine l’amore ha il sopravvento perché l’energia è la cifra della Mannoia unita alla simpatia, allo, stile ma anche quel modo unico di raccontare la realtà e le donne. E lo ha fatto con l’eleganza che la contraddistingue da sempre anche quando ha cantato “Sally”, quasi sottovoce, per non disturbare la Luna che si specchiava sul mare di Alassio.

Fiorella Mannoia

In scaletta i brani di una lunga carriera che l’ha portata per ben quattro volte al Festival di Sanremo e a sfiorare il podio. “Se non fosse stata per quella scimmia…” ha detto sorridendo Fiorella prima di cantare “Che sia benedetta”, un brano che le radio sparano ancora oggi a sei mesi da quel Sanremo che l’ha incoronata regina della musica leggera del Bel Paese. Lei, 63 anni, romana, che scopre al pomeriggio, durante le prove, come fare le dirette con Facebook e si diverte, che apprezza i fiori dal pubblico come una prima donna, ha lasciato Alassio su un macchinone nero con un “grazie, ritornerò”. I baci di Alassio donati dal sindaco Enzo Canepa e dell’assessore Simone Rossi a fine concerto, con Marco Dottore e Luisella Berrino, addolciranno il viaggio che oggi la porterà a Bolgheri, tra i vigneti al centro della Maremma livornese ma non dimenticherà quel sapore di mare di Alassio che vuole continuare a sognare con la musica, quella bella, quella vera.

 

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