Riflettori accesi

Atmosfere esotiche nel sito ex Acna dove va in scena l’opera Turandot di Puccini fotogallery

Tutto esaurito e "blindato" per la sesta edizione in chiave orientale di Cengio in lirica

Cengio. È ormai a pieni giri la macchina organizzativa per il grande evento di questa sera a Cengio, dove, nelle aree ex Acna, andrà in scena la Turandot di Puccini. Dopo cinque appuntamenti dedicati all’opera rustica e rappresentati nella piazza di Rocchetta (Cavalleria rusticana di Mascagni, Pagliacci di Leoncavallo, Le Villi di Puccini, Elisir d’amore di Donizetti e Amico Fritz di Mascagni) la sesta edizione di Cengio in lirica (rassegna nata sotto l’egida del consigliere comunale Daniela Olivieri), che dá il via al “percorso orientale”, si svolge in una location diversa e decisamente singolare. Circa 500 i posti a sedere allestiti all’interno dello stabilimento già tutti prenotati, con un successo confermato anche dalla provenienza extra regionale di alcuni spettatori.

Ieri sera si è svolta la grande prova generale che ha dimostrato come nulla sia lasciato al caso, né sul piano artistico né su quello della sicurezza. Un dispiegamento di risorse umane, voluto dallo sponsor ufficiale dell’evento, ossia Eni Syndial, e dagli organizzatori, in prima linea l’amministrazione comunale, testimonia quanto la valorizzazione del sito in termini culturali rappresenti una svolta nella storia dello stabilimento, da sempre additato come un sarcofago di veleni per le sue passate produzioni chimiche. Una sorta di open night sotto i riflettori di un grande evento artistico ha il sapore della conciliazione con il paese e la vallata, seppur il contenzioso per il danno ambientale con la parte piemontese sia tuttora motivo di scontro.

Tornando alla Turandot, ultima opera di Giacomo Puccini che a causa della malattia e successiva morte dell’autore è definita l’incompiuta, vedrà al termine la messa in scena, in prima assoluta, de “L’ultimo sogno di Calaf” del Maestro Simone Olivari, breve composizione vincitrice del Concorso internazionale che si è svolto a Palazzo Rosso il 10 giugno scorso.

La regia è affidata al genovese Mario Menini, baritono, fondatore nel 1978 del Teatro dell’Archivolto, già vicepresidente del Teatro Carlo Felice di Genova. L’orchestra dei Diavoli Rossi sarà diretta dal Maestro Franco Giacosa; il soprano Stefania Spaggiari sarà Turandot, ruolo già suo nel Festival Pucciniano di Torre del Lago; il tenore Mauro Pagano, direttore artistico della manifestazione, vestirà i panni di Calaf; il soprano Chiara Milini di Desenzano del Garda sarà la bella e sofferta Liù; e ancora molti altri giovani cantanti emergenti prescelti nelle audizioni di Cengio in Lirica.

Sono inoltre coinvolti gli studenti del Liceo Calasanzio di Carcare, ottemperando alla Legge 107 in materia di Alternanza Scuola Lavoro, che ricopriranno diversi ruoli, da assistente di regia ad aiuto tecnico audio-luci, ai costumi e allestimento scenografico, accoglienza, comparse. Un’esperienza formativa prestigiosa, che coinvolge le giovani leve nel mondo affascinante del teatro musicale, con l’opportunità di confrontarsi con personalità di spicco nel settore.

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