Scaramucce

Alassio, Invernizzi “spara” su Vaccarezza: “Finge di non conoscere la realtà”

E il sindaco ribatte all'ex esponente della maggioranza: "Sono stati cacciati i mercanti dal Tempio..."

Rocco Invernizzi

Alassio. Alassio ancora in fibrillazione politica, con diretto riferimento alle valutazioni espresse dal consigliere regionale Angelo Vaccarezza sui consiglieri già in maggioranza, usciti dalla stessa per gravi divergenze sulla gestione amministrativa del Comune alassino.

Proprio uno dei fuoriusciti dalla maggioranza del sindaco Canepa, Rocco Invernizzi, replica duramente alle parole di Vaccarezza, ricordando i fallimenti dell’attuale amministrazione (gestione dell’appalto dei rifiuti, mancato rinnovo dell’appalto dei parcheggi, il recente affidamento di moltissime competenze comunali alla Gesco, con la creazione di un super assessorato esterno, spogliando il Comune da competenze come il verde pubblico ecc.): “Le valutazioni di Vaccarezza non corrispondono al vero e fotografano una situazione dove l’esponente regionale loanese non conosce la realtà dei fatti (o finge di non conoscerla) per difendere l’operato di un sindaco che è indifendibile. Gli attributi bisogna averli per riconoscere i propri errori, non per perseverare negli stessi”. dice Invernizzi.

“Scandalosa poi è la balla rifilata al consigliere Aicardi per convincerlo ad abbandonare il gruppo Agorà, a cui lo stesso aveva spontaneamente aderito, insieme alla consigliera Ruggieri, prima nelle critiche a questa amministrazione, premiata oggi con i trenta denari dell’assessorato, il Sindaco avrebbe detto ad Aicardi che fu Melgrati a non volerlo come assessore… Incredibile! Anche perché allora non si spiegherebbero i 9 anni da vicesindaco e l’anno da sindaco reggente di Gianni Aicardi e soprattutto l’amicizia fraterna fra i due. Vergogna!”.

E l’attuale capogruppo in Consiglio comunale di Agorà aggiunge: “Sul banco dell’asino ci si metta Lui, che non conosce la realtà dei fatti. E provi a fare un sondaggio tra i cittadini sul gradimento di questo sindaco, arrogante e presuntuoso, che vede ogni voce dissenziente, ogni proposta di mediazione su argomenti delicati, come un fatto di lesa maestà, cacciando i mercanti dal tempio… perché questo è successo, sia con me, che al rientro in consiglio comunale dopo l’assoluzione con formula piena per le vicende dello Zero Beach, non sono stato riammesso nel mio ruolo legittimo di presidente del Consiglio Comunale eletto (c’è un ricorso al Presidente della Repubblica che a breve sarà a sentenza); con Bonavia, reo in quanto capogruppo di maggioranza, di aver espresso perplessità su alcune iniziative dalla maggioranza, e da ultima la cugina e badante del sindaco per quattro anni, il vicesindaco Monica Zioni, che si era permessa di fortemente criticare il sistema attuato per la raccolta differenziata, un problema gravissimo che oggi è sotto gli occhi di tutti, e che fa dei cittadini al di sopra della ferrovia di fatto dei cittadini di serie B. Per non parlare del consigliere Bogliolo, che ricopriva la carica di consigliere incaricato al bilancio, il primo ad abbandonare la nave e dell’avvocato Parodi che non solo ha contribuito alla vittoria della lista Canepa con i suoi voti e che ha ricoperto in mia assenza il ruolo di consigliere comunale in maniera egregia, per poi essere trattato dal sindaco con sufficienza e arroganza”.

“E si ricordi il sindaco che è stato eletto grazie ad un pugno di voti sulla seconda lista, senza i voti di Bonavia, di Parodi e del sottoscritto avrebbe continuato a fare il suo lavoro nell’azienda di famiglia; dovrebbe quindi essere il sindaco Canepa a rendersi conto di non avere più la maggioranza dei voti espressi dagli Alassini e a quindi rassegnare le dimissioni”.

“La fantasia poi del complotto è talmente fantascientifica da fare sorridere, un po’ meno di arroganza e un po’ più di confronto con i consiglieri avrebbero evitato errori e brutte figure. Per quanto attiene poi agli errori che hanno generato contenziosi, forse è meglio che il consigliere regionale loanese e il sindaco guardino all’interno di quanto è rimasto della propria maggioranza. Lì troveranno i veri responsabili, attori principali di passate amministrazioni” conclude Invernizzi.

Alle parole di Invernizzi è arrivata a stretto giro la risposta dello stesso sindaco di Alassio Enzo Canepa: ”  Del lungo intervento del consigliere Invernizzi, nel marasma di falsità da lui raccontate, si riesce a intravvedere una sola, grande verità: sono stati cacciati i mercanti dal Tempio”.

“Ringrazio il consigliere per averlo evidenziato e riconosciuto lui stesso” afferma il primo cittadino alassino.

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