In flagranza!

“Truffa dell’estintore”, 50enne arrestato ad Albenga: denunciata la moglie

Con una falsa verifica e manutenzione agli estintori l'uomo ha truffato decine e decine di commercianti

Albenga. La polizia di Stato ha arrestato quello che è considerato l’ideatore della cosiddetta “truffa dell’estintore”: C.C. di anni 50, originario di Livorno, ma domiciliato in provincia di Pisa, è stato bloccato appena uscito da un negozio di Albenga dopo aver appena consumato l’ennesima truffa ai danni di un esercente ingauno.

Una volta arrestato si è poi scoperto che era già ricercato in quanto doveva scontare una pena detentiva, agli arresti domiciliari, di oltre un anno e mezzo, proprio in regione delle numerose altre truffe commesse in Toscana. L’uomo durante il “colpo” si è avvalso della moglie, V.R., una cittadina ucraina di anni 47, che fungeva da “palo”, la quale è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà.

È stato verificato che il truffatore non lasciava nulla al caso, pianificando i suoi spostamenti sul territorio nazionale in treno, in compagnia della moglie e della figlia minore, quindi prendeva alloggio in strutture alberghiere situate nella provincia vicina ai suoi obiettivi, che raggiungeva attraverso mezzi pubblici. In seguito al suo arresto si è scoperto che il 50enne aveva preso un alloggio nei giorni scorsi ad Imperia e da ieri in un hotel a Diano Marina.

I primi “colpi” dell’uomo, che in gioventù aveva effettivamente lavorato nel campo della manutenzione degli estintori, risalirebbero al 2000, prima di essere individuato e denunciato a Grosseto nel mese di dicembre 2008, in seguito avrebbe “colpito” in quasi tutto il centro-nord, ma non era mai stato “preso” nella flagranza, fino a ieri pomeriggio ad Albenga, quando i poliziotti della Squadra Mobile di Imperia lo hanno atteso fuori dall’obiettivo e colto con il provento della truffa appena consumata ai danni della titolare di un centro estetico.

Coloro che utilizzano questa modalità si presentano nei negozi come dipendenti di una nota ditta della zona, affermando che devono fare manutenzione agli estintori; in realtà fingono un controllo e verificano il nome della ditta referente, quindi presentano al commerciante una ricevuta di importo non rilevante che, per tale motivo, spesso non desta dubbi nella vittima, che paga in contanti e senza verificare nulla.

L’operazione odierna si inserisce nel quadro delle attività di contrasto al fenomeno delle “truffe” in danno di anziani e commercianti e, più in generale, nell’attività serrata di contrasto alla criminalità diffusa.

La polizia di Stato intende, con questo nuovo arresto, sensibilizzare l’opinione pubblica, evidenziando che il fenomeno non è da sottovalutare e necessita, per essere adeguatamente contrastato, della collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine, in sinergia con tutti i soggetti istituzionali e non che operano sul territorio con le stesse finalità.

La polizia di Stato invita, ancora una volta, a prestare attenzione a qualunque situazione che appaia inusuale rispetto alla norma e a segnalare l’evento sia alle Forze dell’Ordine che, per i commercianti, alle loro Associazioni di categoria; in particolare per evitare questa tipologia di truffa detta “dell’estintore” è sufficiente ricordare che normalmente le imprese che fanno manutenzione prendono appuntamenti o avvisano degli interventi. I tecnici manutentori sono in possesso di distintivi o divise facilmente riconoscibili; in caso di dubbi è sufficiente chiedere di attendere, mentre si fa una telefonata di controllo. Già questo è un deterrente che con buone probabilità farà allontanare il malintenzionato.

Secondo quanto appreso e stando ai riscontri investigativi in atto, l’uomo avrebbe truffato altri commercianti, tra cui alcuni negozi di Alassio, in corso di individuazione da parte dei poliziotti che stanno tirando le fila sulla serie di truffe messe in atto dal 50enne.

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