Pazza idea

Savona, il Legino invita Cassano: “Vieni a giocare per noi, sarai vicino a casa”

L'invito dell'allenatore Fabio Tobia e dell'assessore allo sport Maurizio Scaramuzza: "Il compenso? Lo pagheremo in farinata bianca"

Savona. “Cassano venga a giocare a Legino”. È questo l’invito lanciato dalla società legata all’omonimo quartiere di Savona, la Unione Sportiva Legino 1910 che milita nel campionato di Promozione. Un invito che parte dall’allenatore e dirigente del Legino calcio Fabio Tobia, condiviso anche dall’assessore allo sport del Comune di Savona Maurizio Scaramuzza.

“Abbiamo seguito le cronache degli ultimi giorni relative ad Antonio Cassano e comprendiamo benissimo il senso di nostalgia che si prova quando si è lontani dalla nostra terra – spiega Tobia – Da qui, l’idea di invitarlo a Savona a giocare per il Legino: il campo è a pochi passi dall’uscita autostradale e Savona è facilmente raggiungibile da Genova, così Cassano potrebbe venire e tornare in brevissimo tempo, ogni qual volta sentisse la nostalgia di casa”.

“Sarebbe un onore poterlo ospitare nella nostra città – commenta l’assessore Scaramuzza – sul campo di una società gloriosa come il Legino, dove un altro campione come Stephan El Shaarawy ha mosso i suoi primi passi calcistici. Savona è una città con una forte vocazione sportiva, l’arrivo di Cassano arricchirebbe ulteriormente l’elenco dei tanti campioni illustri che vestono e hanno vestito le casacche delle società del territorio. La sua esperienza e il suo talento potrebbero rivelarsi una risorsa per le scuole calcio”.

Se mai dovesse accettare, Cassano tornerebbe dunque a giocare in Liguria dopo la duplice esperienza alla Sampdoria. Ci era già andato vicino lo scorso anno, quando la trattativa con l’Entella sembrava sul punto di arrivare a felice conclusione. Ora la “pazza idea” del Legino, che offre al Pibe de Bari l’opportunità di giocare per divertirsi senza alcun assillo né di risultato né di distanza dalla famiglia.

Certo, in Promozione un ingaggio come quello di Cassano potrebbe rappresentare quantomeno un “piccolo” problema. Su questo versante, l’allenatore e l’assessore hanno avuto un’idea originale: “Purtroppo, il Legino calcio non può permettersi, per il budget limitato, di sostenere i costi per un campione di questo calibro. Tuttavia ad Antonio Cassano garantiremo l’ospitalità e l’accoglienza della città, con un clima mite e temperato tutto l’anno e, tutte le volte che lo desidererà, la nostra farinata bianca, eccellenza del territorio che siamo certi riuscirà a conquistarlo”.

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